This Harmony
Leila Saida 2006 - Strumentale, Indie, Alternativo

Leila Saida

This Harmony… E già soltanto il nome di questa band perugina mi tranquillizza. Il titolo del disco poi, “Leila Saida”, che significa “buonanotte” in arabo, mi rasserena oltremodo. La relativa copertina inoltre, dalla marcata carica spirituale, mi riconcilia doverosamente col mondo. Le nove tracce strumentali in esso contenute, infine, ispirate alle letture di Vasilij Kandinskij, teletrasportano la mia anima altrove lasciando il mio corpo in balia di un paio di cuffie, un lettore cd e un incenso al sandalo nel bel mezzo di una cocente notte di Luglio.

Lo smarrimento e l’alienazione arrivano motu proprio tra le fluttuazioni suadenti di inaspettate composizioni che, seppur prive di parole, lasciano alle seducenti movenze femminili di un violino l’onere e l’onore di tratteggiare, nella più totale anarchia, suggestive atmosfere aulico/siderali all’interno di una cornice strumentale a supporto (chitarra, basso e percussioni) perfettamente in equilibrio tra new-age e post-rock. Immaginatevi un’improbabile session improvvisata nel capoluogo umbro avente come insoliti protagonisti Levellers, Ryuichi Sakamoto, Altan, Tarmac e Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo, giunti appositamente dalle proprie terre natie per immortalare in presa diretta tutte le sfumature melodiche che legano il Giappone e il Donegal, la Bretagna e il Medio Oriente.

Tutto molto semplice. Tutto molto bello. E sulle dissolvenze finali dell’ultima delicatissima traccia il mio corpo, appagato, si riappropria finalmente della propria anima vagante.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.