Urban Soul Uno 2007 - Rock, Funk

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Non ci siamo, proprio no. Inutile girarci attorno, questo disco non mi piace, questo disco non funziona. Vecchio, immobile, noioso. “Uno” è il suo titolo, ma non c’entra nulla coi Marlene Kuntz, perché gli Urban Soul vanno a rovistare tutt’altra zona musicale. La formula è molto classica, tradizionale. Solide strutture rock-funky anni 70-80 forniscono la base creativa per sinuose divagazioni strumentali che sfociano spesso in elucubrazioni elettroniche dal retrogusto anni novanta, vagamente Bristol-oriented. Molti i riferimenti e le diramazioni stilistiche. Le orchestrazioni da strada dei primi Kool & The Gang. Il revival-soul Motown d’altri tempi. Il groove ed i fraseggi serrati di James Brown. Le movenze r’n’b quasi da Stax-sound de noantri. Tutto sommato la personalità è credibile, ma le idee proprio non ci sono e tutta l’interpretazione è avvolta da un mare di noia. Ed il disco affonda. Prevedibile, manieristico, banale. Suonato divinamente e con grande ricchezza di arrangiamenti, ma senza una sola scintilla di ispirazione. Il piede non colpisce il pavimento, la testa non dondola avantindietro, il cuore non batte. Aggiungiamo che il lodevole intento di calare tutto in una dimensione italiana, si risolve con dei testi meno che mediocri e con duetti vocali fin troppo affettati. Dal vivo magari accade qualcos’altro, ma il disco è bocciato.

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La recensione Uno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-25 00:00:00

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