Elanoir Elanoir 2007 - Sperimentale, Elettronica

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“L’ora è buia”, titola uno degli ultimi brani dei Verdena. Come concetto si adatta perfettamente all’atmosfera che gli Elanoir tracciano nel loro disco omonimo, prodotto in collaborazione con la net label ExpreZoo. Elettronica minimale, al confine tra break e techno, melodie malinconiche di tastiera e chitarra ed un uso abbastanza frequente di loops concentrici ed insistiti in sottofondo. A ciò si aggiunga la voce oscillante e fosca di Laura Masi, in traiettoria stabile attorno ad un’orbita dai toni cupi e riflessivi. Come nel brano iniziale, “La tua sete”, in cui il trio emiliano distilla in sei minuti un’efficace summa del proprio taglio artistico: avvio in costruzione, con un loop dispersivo cui si aggiungono basi breakbeat ed una melodia dark di tastiera, fino all’ingresso di un canto quasi sussurrato che procede con passo altalenante durante tutto il pezzo, accompagnato da inserti di elettronica e chitarra in un continuo alternarsi di pieno e vuoto. Con testi che, quanto a ripiegamento interiore, non lasciano spazio a molti dubbi: “Ci sono cose in me / che sbagliano per me / Ci sono cose in me / che sbandano per me”.

Si potrebbero citare diversi nomi della scena elettronica europea conformi alle sonorità degli Elanoir. Dai Lali Puna ai Portishead, passando attraverso The Album Leaf. Ma qui subentra un certo pudore, poiché un conto è ciò che un disco può chiamare alla mente e un conto è la reale capacità di attrarre o quantomeno comunicare una propria particolare attitudine. In questo gli Elanoir peccano: difficile rintracciare una scintilla vera in questi sei brani, difficile lasciarsi prendere dalle loro melodie decadenti senza l’impressione di entrare in un vortice a senso unico, difficile ascoltare il canto senza intravedere un alone di freddezza, di affettazione. Più in generale, la sensazione che si può provare di fronte ad un’opera che, nonostante la buona fede, stenti a trasmettere vibrazioni e stimoli all’ascoltatore.

Recita un proverbio bolognese: “Al prémm turtèl, an ven mai bèl”. Attendiamo con simpatia la prossima portata.

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La recensione Elanoir di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2007-09-06 00:00:00

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