Jocelyn Pulsar
Cosa fischietta l' artista vero 2007 - Cantautoriale, Pop, Indie

Cosa fischietta l' artista vero

Succede che il pop abbandoni la strada ben conosciuta e ne scelga una alternativa, quella più indiependente. Succede anche che il risultato possa essere un buon risultato. Il terzo disco dei Jocelyn Pulsar, quelli che prendevano in giro l’amore al tempo del telefono fisso della scorsa generazione, mantiene l’indole ironica. Sono giovani e canzonano i sentimenti con i coretti da sfottò. “Mi manchi come il vomito dopo una sbronza” non è esattamente la dichiarazione d’amore da copione fiabesco, ma non ci arrabbiamo e continuiamo a sorridere. In fondo si erano già traditi con “Raro non spessore” : pianoforte, violino e qualche arpeggio acustico rivelano, dietro la corazza mattacchiona, un cuore di zucchero. E presi nella dose giusta sono l’ottima ricetta per non ingrigirsi al ritmo dell’inverno che incombe. Sono l’anima allegra e spensierata dei Perturbazione, conditi dalla canzone d’autore moderna alla Samuele Bersani. Non v’è alcun dubbio che i loro pezzi potrebbero diventare buoni tormentoni radiofonici. È un lavoro che pullula di ottimi propositi, dagli arrangiamenti musicali volutamente lo-fi ai testi brillanti e orecchiabili.

Nella traccia che dà il titolo all’album si cimentano in un excursu della scena indipendente attuale. Per falsa modestia o sincera timidezza non hanno osato nominarsi, nemmeno come rito di buon auspicio. Eppure, per stare al passo coi tempi, i Jocelyn Pulsar sarebbero una gradevole possibilità di fischiettio.

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