Drink To Me Don't Panic, Go Organic! 2008 - Rock, Punk, Pop

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“Don't Panic, Go Organic!” viaggia su tre coordinate abbastanza chiare: il post-punk alla Liars (seguendo un po’ tutte le variazioni che il trio di Los Angeles ha fatto nelle sue produzioni), il pop e l’alternative contry blueseggiante. E’ un bene se siete amanti di quei gruppi abituati a prendere in contropiede chi ascolta con mille inversioni di rotta e cambi di registro continui. E’ un male se esigete che un album abbia un’impronta caratteristica ed una personalità tutta sua. In più dura 48 minuti - che sono tanti - se riuscite ad arrivare a fine disco senza skippare vuol dire che i Drink To Me sono davvero il vostro gruppo preferito.

Dopo tre Ep autoprodotti, “Don’t Panic…” è un debutto in grande stile. Credo che la band si sia trovata di fronte ad un’enorme possibilità – ma anche una bella responsabilità: non capita a tutti di trovare un’etichetta che alla tua prima uscita ti finanzi uno studio a Londra e un produttore di prima categoria come Andy Savours (già al lavoro con Blonde Redhead, Yeah Yeah Yeahs, The Killers) – e abbia scelto la via meno rischiosa: presentare brani nuovi insieme ad altri già presenti nei vecchi lavori (ma mai registrati come si deve). E ritorna la dicotomia: è un bene perché oltre alla bomba killer “Frozen George” o a “Camposanto” - 8 minuti che si susseguono in un crescendo più che suggestivo, un po’ Settlefish, un po’ Appleseed Cast - ci sono ottimi ripescaggi come la sghemba “Paso Adelante” e l’oneidiana “Insane”. E’ un male perché “Don’t Panic…” non sarà mai ricordato come un grande esordio ma più come il primo timido passo di una carriera tutta da costruire. E i tre non sono, poi, così giovani (l’età media è 26 anni).

I Drink To Me hanno estro, un’attitudine provocatrice divertente e buoni doti da songwriter. Con questo disco ci hanno dimostrato che, se messi nelle buone mani, riescono a sfornare hit catchy e album all’altezza della concorrenza estera. In futuro dovranno stupirci con qualcosa di Nuovo e di veramente spiazzante.

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La recensione Don't Panic, Go Organic! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-05-19 00:00:00

COMMENTI (3)

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  • valves 14 anni fa Rispondi

    a me piace moltissimo. Brazil è più da ascoltare e riascoltare, ma questo merita tantissimo.


    d.

  • uomoqualunque 16 anni fa Rispondi

    Buon gruppo e buon disco!:)

  • drinktome 16 anni fa Rispondi

    madonna santa...