Malagnino Marino Josè
Pop 2007 - Sperimentale

Pop

E' abbastanza possibile che Josè Marino Malagnino sia un genio. E' abbastanza impossibile che io riesca a comprenderlo. Perchè questo stralunato ragazzo di Brindisi produce musica che sembra un frullato di calamari, arance, biancosarti e trippa. Esempio perfetto di inascoltabile sperimentazione cialtrona e grottesca. Esplorazione strampalata delle possibilità casalinghe di una musica concreta. Lo stereotipo perfetto per far esclamare all'italiano medio: "se questa è musica, allora potrei essere artista anche io". Ed in effetti, se questa è musica, potremmo essere artisti un po' tutti, anche se Malagnino lo fa meglio di una persona normale, forse perchè normale lui non è. Non puoi produrre questa roba se non sei realmente spostato e se non usi il pensiero laterale per fare la spesa. Questi diciotto minuti sono la sublimazione della musica home made, costruita con scoth, ritagli di giornale, canti sotto la doccia, pentole a pressione, suonerie di cellulare, matite spuntate, tergicristalli, elettrodomestici rotti trovati in cantina. Apparentemente il metodo di composizione di Malagnino è semplice: accendere il microfono e fare confusione in presa diretta con quel che trova. In realtà esiste un progetto subdolo con un obiettivo ben preciso. Non è dato sapere quale, ma si capisce che c'è. E nascosto in questo flusso di coscienza c'è anche un qualche messaggio socio-filosofico, se lo capite. In mezzo compaiono anche i Mr.Brace, ma nessuno se ne accorge. E allora resta questo manifesto di una musica inascoltabile. Insensato, rumoroso, pasticcione. Geniale? E che ne so.

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