Out of project You are your own miracle 2007 - Hardcore, Emo, Screamo

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Un immaginario cinematografico a metà strada fra “Scarface” e “Il padrino” fa da cornice alle argomentazioni musicali degli Out of Project, quintetto lombardo che ha fatto dell’epiteto “Italiani brava gente” una summa del loro progetto sonoro. C’è lo stile della New York anni ’40, le valigie di cartone piene di belle speranze degli emigrati italiani che raggiunsero il nuovo mondo, ma soprattutto i peggiori clichè della pizza, il mandolino e l’eversione mafiosa. E’ curioso nel 2007 capire quali motivazioni abbiano portato un gruppo di formazione relativamente recente a ripescare la Little Italy del 1947. La parola d’ordine è tendenza modaiola, denominazione d’altronde che ben si addice anche alla proposta musicale, fin troppo usurata di questi tempi, del quintetto di Varese: un pò emo, un pò scremo, un pò hardcore. “You are your own miracle”, nato sotto l’ala protettiva della Bagana Records, si muove fra queste coordinate musicali.

Un impianto strumentale da rock prima maniera (voce, basso, chitarre, batteria) riesce a dar vigore ad alcuni dei brani proposti (“And then the hurricane”) per poi appiattirsi, però, su una linea vocale che ripercorre interamente i principi base dell’emotional metalcore: sporco/pulito, melodia, urlettini alla Funeral for a friend & Co. L’italianità rimane purtroppo soltanto appannaggio dello stile estetico della band, estremamente ricercato e pieno di accuratezza ma non presente nelle scelte testuali e musicali del gruppo. Tante le potenzialità racchiuse in questo album che rimangono, però, sostanzialmente poco sviluppate. “You are your own miracle” è di sicuro un buon lavoro nel genere di riferimento ma non spinge ad andare oltre, non osa (se si esclude la bonus track che omaggia “Kickstart my heart” dei Motley Crue) e questo è, di sicuro, il suo vizio peggiore.

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La recensione You are your own miracle di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-01-08 00:00:00

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