Zetazeroalfa La dittatura del sorriso 2000 -

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Non posso negare che ogni volta che mi avvicino a una produzione della Perimetro vengo attanagliato da un certo senso di fastidio, non tanto per la direzione delle ideologie espresse, sulla quale non mi pronuncio, ma per il semplice fatto che quasi mai riesco ad apprezzare la musica eccessivamente politicizzata e portatrice di idee estreme, in un senso o nell'altro.

La parte in cui si schierano questi ZetaZeroAlfa e' ovviamente l'estrema destra, come altro non poteva essere quando su un CD campeggia la Rupe Tarpea.

Testi decisamente forti e nazionalisti, con sprazzi di intolleranza, che riproducono scene epiche e campi di battaglia... immagini di guerre e lotte da strada... resistenza e rifiuto della parte malata della societa' ... un costante riferimento ai principi ispiratori della destra storica... questo il contenuto lirico de La Dittatura del Sorriso.

A questo punto, visto che su Rockit la politica non e' di casa, veniamo a parlare del contenuto sonoro di queste fragorose dodici tracce.

Il genere scelto dai sei ragazzi romani non e' sempre coerente o identificabile in un filone preciso in quanto si spazia in atmosfere piuttosto eterogenee, che alla resa dei conti non si amalgamano molto bene, rendendo i pezzi alquanto scollegati tra loro.

La base portante del CD e' un rock piuttosto classico, decisamente ruvido e aggressivo che comunque non rinuncia alla melodia e all'orecchiabilita'.

Si passa dal quasi metal di La Nostra Marcia al pop 'n roll di Vita Mia, con un continuo saliscendi tra elettroacustica, distorsioni, ritmiche violente e giocosita' melodica che, pur dando vita ad alcuni buoni momenti, si ritrova con troppe cadute di stile che rovinano per buona parte le fatiche creative degli ZetaZeroAlfa.

Nonostante una buona produzione in studio e un'ottima padronanza degli arrangiamenti, la formazione romana non riesce a proporre una formula sufficientemente originale che faccia venire voglia di ascoltare il CD piu' di una volta.

Certo non e' facile operare un giudizio scindendo la musica dai contenuti perche la proposta degli ZetaZeroAlfa assume una sua identita' solo se considerata come veicolo ideologico... pertanto se avete interesse, per un motivo o un altro, di ascoltare e riflettere su un certo modo di pensare, allora questo album puo' meritare un ascolto attento... altrimenti e' assolutamente evitabile.

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La recensione La dittatura del sorriso di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-07-15 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • utente0 18 anni fa Rispondi

    := dovete mori nazi de merda !!!!!!!
    [: riderò come un porco alla vostra morte