Albanopower
Ep(pì) 2008 - Lo-Fi, Psichedelia, Pop

Ep(pì)

Ep(pì) natalizio? Sbagliato! Il sospetto è quello, due voci distoniche sognano un bianco Natale cantando, poi la musica prende una strada indipendente, saltella tra noise e pacato rock classico, parecchio sixties: velature psichedeliche? Ci vuole attenzione. Che tra noise, puntellature di basso, intromissioni di batteria in controtempo, che ricordano la parte percussiva dei Piano Magic di "(Music won't save you from anything but) Silence", gli atteggiamenti sonori superano una certa tribalità, per adagiarsi su paesaggi decisamente più suburbani, fino al risucchio bucolico di delicati arpeggi di chitarra. C'è anche spazio per una lenta ballad; se la giocano Morricone e Umiliani per i riferimenti. Un racconto strumentale, come l'esplorazione visiva durante una passeggiata in rallenti. Poi qualcosa che non t'aspetti. Un fischiettio che mi fa pensare al Grillo Parlante del Pinocchio disneyano, ma faccio appena in tempo a visualizzare l'immagine cartooniana che sono catapultata nella capanna dello Zio Tom, che fischietta anche lui sulle rive del Mississipi, accompagnandosi col banjo.

Qui ci sono idee, non un genere restrittivo. C'è pignoleria, ogni suono, strumentale e non, trova l'incastonatura precisa nell'istante precisamente voluto. C'è l'istinto naturale all'alterazione della regola.

Ci sono solo quattro canzoni.

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