Compilation Voci per la libertà 99 2000 - Rock, Pop, Alternativo

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Arriviamo con un anno di ritardo, proprio quando si è da poco conclusa l’edizione del 2000, svoltasi, tra l’altro, anche con il nostro patrocinio, per dirvi del cd che testimonia il concorso “Voci per la Libertà ’99 - Una canzone per Amnesty, tenutasi a Villadose (Rovigo), la scorsa estate.

Sostanzialmente, il cd contiene un intro più le tracce dei sei gruppi risultati vincitori della manifestazione, con in aggiunta una canzone anche della precedente edizione. Dal punto di vista strettamente musicale, queste compilazioni soffrono sovente dell’estrema eterogeneità delle proposte (ma non è certo detto che sia un difetto…) e a volte della diversa qualità delle registrazioni, cosa - quest’ultima- che in “Voci per la Libertà ‘99” non accade, visto che le canzoni sono quasi tutte state registrate ad hoc per il cd.

Ma in simili casi, prima ancora della musica e dei gruppi, a contare è ciò che sottende al tutto, ossia la celebrazione del 50° Anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo: il marchio di Amnesty International fa bella e gradita mostra di sé in copertina, ed è sinonimo di una garanzia, un impegno assolutamente da considerare.

Il lavoro svolto di ragazzi del CRG di Villadose è stato - in tal senso - davvero pregevole e… se ora leggete qui di questo dischetto, non v’è dubbio che quelli che vi partecipano appartengano alla categoria dei “giovani emergenti”. Veniamo dunque, dettovi dell’apprezzabile idea del Concorso, alla musica: primi fra tutti emergono i milanesi Suburbia, band che ha già trovato consensi qui a Rockit, e un gruppo parmense che si fa chiamare Play Travel Advance. La formazione lombarda propone un pezzo ottimamente arrangiato (Folk space) delle cui atmosfere il titolo non ha niente a che vedere - siccome si tratta di un rock a tratti riconducibili a certe cose fatte in passato dai gruppi dell’area di Seattle, ma non per questo preferiscono accentuare alcuni aspetti melodici decisamente azzeccati. Impressiona moltissimo anche il terzetto emiliano di cui prima dicevamo: la voce di di Alicia, e non solo, ricorda la proposta di Elisa, ma Sad song ha un arrangiamento perfetto, a metà strada tra il mainstream e certe cose tipiche del pop inglese.

Meritano anche una citazione I Figli della vedova Cliquot che con la loro M3 - Porto di mare si dimostrano ottimi autori col loro swing gustosissimo. Non dimentichiamo neanche l’Orchestra de la Suerte, baresi che rileggono la tradizione in mezzo a melodie folk-jazz dalle vaghe reminiscenze (medi)orientali, e i Versi Banditi, duo di rapper che nel ’98 vinsero il concorso con Due minuti per un po’ di sole, brano hip-hop che, per fortuna, non ricalca gli schemi di Sottotono, Gemelli Diversi e compagnia. Tutto il resto può essere decisamente trascurato: dall’insipida Fratello di colore della Frank Paulis band, fino alla noiosa Innocente degli Eufonia, gruppi che propongono due pop radiofonici in stile Dhamm che ormai pensavamo avesse fatto il suo tempo. Staremo a sentire cosa riusciranno a proporci le formazioni del prossimo dischetto, vista la qualità media di questo appena recensito.

Per informazioni sul concorso e per partecipare alle prossime edizioni consultate il sito http://www.vociperlaliberta.it.

N.B.: L’articolo è stato scritto a quattro mani insieme a Enrico Rigolin (sherwood@rockit.it).

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La recensione Voci per la libertà 99 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-08-07 00:00:00

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