Sette Passi Liberi Prigionieri (Promo) 2007 - Hard Rock

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Il disagio di vivere in un mondo in cui non ci si sente a proprio agio, rabbia che ti brucia dentro, un forte sentimento di odio e nichilismo diffuso. Questo nelle storie che raccontano i friulani Sette Passi, non certo nuove, ma così vicine alla realtà. Credo che ogni persona almeno una volta nella vita si senta impotente e incazzato nei confronti di un sistema che ti mostra attraverso il tubo catodico gli orrori della violenza stupida che gli uomini commettono quotidianamente contro se stessi, per non parlare della rabbia verso qualcuno che può essere il tuo capo al lavoro, quello con cui la tua ex ti ha tradito o semplicemente uno che disprezzi solo per come ti guarda quando lo incroci per strada.

I Sette Passi sfogano il loro disgusto verso il mondo in cinque pezzi di puro e semplice hard rock fortemente influenzato dall’heavy metal che riempiva gli stadi negli anni ’80. Per intenderci: voce alta e incisiva, chitarra potente e distorta, lunghi assoli, momenti dai toni epici, batteria precisa e veloce quando serve. Niente di più, niente di meno ma anche niente a che fare con marcioni di classe come i Motörhead. L’uso che fanno della lingua italiana in un genere abbastanza anglofono è apprezzabile ma dal punto di vista musicale mancano soluzioni nuove, la loro personalità non esiste o è ben nascosta da un suono già sentito veramente troppe volte.

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La recensione Liberi Prigionieri (Promo) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-04-10 00:00:00

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