Blume [Emilia Romagna] Nur das Minimale ist Kunst 2000 - Punk, Noise, Industrial

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Mai come questa volta il titolo di un disco è specchio della musica in esso contenuta. La scelta degli emiliani Blume di chiamare il loro cd-r Nur das Minimale ist Kunst (solo il minimale è arte) appare come una vera e propria dichiarazione di intenti. Infatti, come definire la musica di un gruppo composto solo da voce, basso e batteria se non minimale? Ecco allora che la prima traccia, “Sound of the City”, è in tal senso esplicativa: poche note di basso distorto e rumoroso, batteria (sintetica) appena accennata e cantato a metà strada tra John Lydon ed Alan Vega, per uno risultato finale da apocalisse post-industriale. Più darkeggiante è la successiva “Sainted Pusher” che, col suo incedere tribale, ricorda i primi Virgin Prunes, influenza che è possibile riscontrare anche nella conclusiva “42” e in “Methedrine Machine Music”. Sono invece ancora i Suicide a fare capolino in “Show Me Your Blue” e “output Dancer”. Riassumendo, un cd che non lascia certo indifferenti, decisamente oscuro ed inquietante, a volte forse troppo impegnativo ma, in definitiva, convincente e, a modo suo, originale.

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La recensione Nur das Minimale ist Kunst di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-08-20 00:00:00

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