The Rosenkranz We Don't care 2007 - Rock, Pop

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Senza infamia né spreco di lodi, a parte il primo buon pezzo, assolutamente catchy, e alcune idee discrete sparse e sperse tra le altre cinque tracce, l’ideale sarebbe verificare alcuni approcci. Fissato quello di primo impatto molto vicino al synth-pop di “Dare!” degli Human League, andando avanti nell’ascolto si cambia tendenzialmente registro. In maniera mirabolante si passa a qualcosa a metà tra il melenso dei Lunapop e l’energia degli Ok, Go! (“The Longoodbye”), chiudendo con vaghi riferimenti agli Elected (“Please”).

Troppa roba, con qualcosa che non funziona anche al livello di registrazione. La voce si perde spesso in sussurri che abbassano il livello di coinvolgimento delle canzoni, che pure avrebbero un che d’interessante (“Bcos”). Nell’insieme degli alti e dei bassi si stenta a trovare coesione e un titolo come “Down Down Down” è quasi sintomatico.

“I Don’t Care” però potrebbe indicare una via interessante da seguire.

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La recensione We Don't care di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-06-17 00:00:00

COMMENTI (5)

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  • utente0 16 anni fa Rispondi

    io so solo che chi scrive è un genio
    chi canta pure
    chi musica anche :)
    Rosenkranz go... alla conquista delle buone orecchie!
    ciao!
    Z

  • therosenkranz 16 anni fa Rispondi

    sigh che depresione toronare da londra dovè abbiamo appena suonato al "fly" per i london calling 2008 è trovare una recensione del genere su noialtri boveri ragazzoti di provincia.

    lei dice che si apsettava di più... ok avesimo scrito sul cd che era stato reggistrato agli abbey road studio's e prodotto da brian eno avremmo capito l'aspettativa delusa...

    spiace che non abbia c'olto la vena di humor e non sense che serpeggia qua e la ... siamo simpaticissimi! facciamo morire dal ridere!
    e la nostra musica fa piangere le mamme!
    ah ah!
    già il titolo dell'e.p. dovrebbe mettere in chiaro molte cose....
    e per fortuna in irlanda e inghilterra che un pò di inglese lo parlano questo lato viene colto ...abbiamo ricevuto i complimenti di tanta gente semplice e normale e degli organizzatori del london calling ...poi arriviamo a casa e troviamo che su rockit c'è una recensione che un pò ci smonta:=...va bene così... la nostra collezione di belle recensioni e di piccole grandi soddisfazioni in italia e sopratutto all'estero l'abbiamo già!!!:[[:
    poi può capitare che qualche giornalista non ci apprezzi.. fa parte del gioco! ..grazzie mile per i paragone col lunapop molti molto belo di bele e tante cose di grazie e una bella giornata!
    peace and law !
    the rosenkrauty!!
    the rosenkranzy!
    die rosenkranz
    ciao !:?
    therosenkranz.com

  • cativ 16 anni fa Rispondi

    Hai ragione...Almeno per quello che ho sentito sul loro ms. Belle melodie e bello lo stile...forse quei "sussurri" son proprio voluti e conferiscono personalità alla voce...sì magari c'è qualcosina di troppo e forse la produzione non è stata proprio esemplare e ok, le critiche ci stanno e la percezione della musica è soggettiva, ma se penso a quante inutili belle parole vengono spese qui per gruppi altrettanto inutili....bah!:=

  • eloisa 16 anni fa Rispondi

    Più che all'Irlanda, direi monti Apalachi, e gli Elected sono rappresentativi del genere.
    Gli Who...mh. :|
    Ingenerosa non credo, ma sinceramente m'aspettavo qualcosa in più.
    Ergo, non credo di aver nulla da farmi perdonare.
    :=:=:=

  • enver 16 anni fa Rispondi

    ingenerosa. "I don't care" e "Bcos" sono due pezzoni. Poi c'è l'uso del violino che caratterizza. Molto irlandesi, il caro Fragiacomo trova anche reminiscenze Who... molto meglio di come la recensione li afferra. Ma visto che sei te ti perdòno :]