Letatlin Detriti 2000 - Noise, New-Wave

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Statistiche alla mano, Roma e' sempre piu' avara di proposte, pertanto fa sempre piacere ricevere qualcosa proveniente dall'antica capitale; stavolta si chiamano Letatlin, nome piuttosto fastidioso da pronunciare ma che ben si adatta alla musica rumorosa di questa formazione.

La partenza di Uomini Tubo e' alquanto delirante con saturazioni lontane che stonano su ritmiche noise, proseguendo poi con Tagli che mantiene il battito frenetico e assillante, un uno-due che lascia pensare a una band molto impetuosa, con quelle distorsioni malate che soffocano decisamente i pochi barlumi di melodia.

All'improvviso pero' si apre un mondo fatto di atmosfere lontane, di echi profondi e suoni appena accennati, il tono delle chitarre si fa piu' languido e la voce si calma per dare vita alla placida, ma sofferente, Persa in giugno.

Si prosegue su tenui rumorosita' strumentali con il post-rock di Il mozzo, brano avvolgente e inquietante che chiude il lavoro dei ragazzi romani.

Devo ammettere che questa cassettina non e' facile da ascoltare ma risulta piuttosto interessante, piena di ottimi spunti e con la capacita' di trasmettere ansia e angoscia, ricreando ambientazioni dark dalle tinte forti.

Certo ai Letatlin manca ancora una propria personalita' per imporre la loro musica in maniera decisa; non mancano le ingenuita' e qualche riempitivo, ma le basi per una interessante maturazione artistica ci sono, staremo a vedere.

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La recensione Detriti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-08-31 00:00:00

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