Ananda The Apple Towns 2008 - Grunge, Alternativo, Acustico

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Suonare come i Nirvana nel 2009. Niente da condannare se si riesce, in qualche modo, a seguire una propria strada e a mantenere uno stile dignitoso. Se invece melodie, giri di basso e chitarra, stacchi, il modo di cantare, di sgolarsi, inseguono le stesse modalità utilizzate negli anni 90, c'è da annoiarsi. Niente di nuovo da raccontare ma di vecchio sì, con ricordi ingombranti di itinerari già intrapresi da altri. Gli Ananda non sono sempre così, ma all'inizio si ha questa netta sensazione. Cioè quella di conoscere i pezzi e di trovarsi di fronte ad un copia e incolla di idee alla rinfusa. Per di più si tratta di sedici pezzi, alcuni lunghi, altri ripetitivi. I tentativi ci sono, la voce è una gran bella carta su cui puntare, la volontà di suonare e creare qualcosa pure e questo riaffiora in quasi tutti i pezzi ("Onions" mi convince di più), che non sono sempre grunge ("Gargantua"). C'è però molto da lavorare per migliorare e assestare i suoni, ancora un poco acerbi. A partire dal primo pezzo, "Bad monkey", in cui appare un passato troppo invadente. Stessa cosa per "The strange plane". E anche "Mongoloid". E poi tocca prosciugare un po' le lunghezze e far uscire fuori un pizzico di personalità in più. E di idee. Giusto per fare la differenza.

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La recensione The Apple Towns di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-02-24 00:00:00

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