Aspen Il facile reso difficile attraverso l'inutile 1998 - Rock

Il facile reso difficile attraverso l'inutile precedente precedente

Una band romana composta da tre elementi ci propone un democd autoprodotto in cui confluiscono esperienze musicali di vario tipo. Indubbiamente il lavoro risente dell'influenza dei King Crimson con quell'attenzione verso lo strumentale e la cura delle atmosfere ma al tempo stesso viene sospinto da cadenze e tonalita' post rock piu' rumorose.

La titletrack, che assume un titolo in forma sincopata, apre il Cd con una lunga cavalcata strumentale all'insegna di sincronie e controtempi.

In L'eredita assonanze e dissonanze, accompagnate da una voce ossessiva, si aprono a leggere melodie per ripiombare in passaggi piu' cupi con alcuni momenti strumentale memorabili!

Arpeggi e voce sofferta ci accompagnano nella splendida melodia di Vita che esplode in un finale ad alta intensita' emotiva.

Incredibilmente emozionante Sabbia, brano che regala vibrazioni uniche, vagamente Vedderiane... un'esperienza da fare in cuffia a luci spente.

Abbastanza incomprensibile il testo di Wut per lo piu' composto da espressioni gutturali e passaggi distorti in controtempo.

Metropolica accarezza tonalita' e ritmiche per palati fini in cui l'attenzione compositiva si concretizza in un brano strumentale di difficile caratterizzazione ma di sicura validita' artistica.

Un lavoro bello e coinvolgente che denota grandi qualita' tecniche con predisposizione allo strumentale con aperture piu' rock e rumorose... insomma una band da tenere sotto controllo.

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La recensione Il facile reso difficile attraverso l'inutile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-01-12 00:00:00

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