Suntrack Deeply Inside 2008 - Elettronica

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Traendo spunto e linfa vitale da una nutrita batteria di riferimenti letterari, cinematografici e musicali – che spaziano da Hesse a Baricco, da John Carpenter a Ridley Scott, da Aphex Twin a Rachmaninov – il misterioso duo tosco/islandese dei Suntrack partorisce un concept-album (?) che pur trasudando un percepibile "qualunquismo elettronico" suona bene e pone (speriamo) le basi per ben più impegnative opere strumentali a venire.

Più vicini alle dilatazioni di Pink Floyd e Massive Attack piuttosto che alle delicatezze degli Air i Suntrack dispensano disordinatamente, ma in buona fede, come sul bancone di un mercato rionale, un campionario di composizioni elettroniche che tagliano trasversalmente il genere, senza distinguere il prog dal pop, la psichedelia dall'ambient, le avanguardie dalla new wave. L'ascoltatore di turno può scegliere così il pezzo che più gli aggrada a seconda dei gusti, proprio come all'interno di un punto vendita specializzato in soli prodotti a base di elettronica di qualità in periodo di saldi. Mancano insomma una coerenza di fondo e una matrice stilistica a supporto dei nove episodi di "Deeply Inside" che singolarmente presi denotano invece una ammirevole autosufficienza orchestrale. Ma la coerenza lasciamola ai politicanti. Qui si fa musica, per fortuna: brani come "Morning", "Battle" e "Imago Mundi" fanno piacevolmente dimenticare quanto l'esordio dei Suntrack sia un concept-album più nella forma (citazioni, enigmi nascosti, testi tradotti in quattro lingue) che nella sostanza.

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La recensione Deeply Inside di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2009-06-24 00:00:00

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