Emanuele Errante Humus 2008 - Elettronica

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"Humus", il nuovo lavoro del napoletano Emanuele Errante, segna un graditissimo ritorno all' estetica propria della musique d'ameublement pre-drone, quella che preferisce il suono di sintesi delle tastiere alla multistratificazione delle registrazioni acustiche. E' uno sguardo in retrospettiva ad un periodo in cui chill out significava The Orb, Global Communications ed i KLF dell'album con le mucche in copertina.

Le influenze degli artisti citati si fanno riconoscere in più tracce: basti citare il pattern di campanelli in modulazione di frequenza su cui è basato "Aquatic", una parte che sembra uscita dal "76:14" di Tom Middleton ed i rimandi all'Ultraworld presenti in "Ant's trail", anche se forse sarebbe meglio ricondurla direttamente al contrappunto elettrico di Steve Reich.

Da un certo punto di vista la derivatività dell'opera potrebbe esser presa come un grosso difetto, bisogna però sottolineare l'onestà ed il rispetto con cui vengono riproposte le estetiche ambient: una coerenza rara, supportata da una piacevolezza d'ascolto ancor più rimarchevole. "Humus" si mette infatti a confronto diretto coi classici, senza sbavare nè risultare pretenzioso.

Peccato solo sia arrivato con quindici anni di ritardo.

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La recensione Humus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-07-15 00:00:00

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