Le Gorille Le Gorille 2008 - Strumentale, Rock

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Le Gorille, con il loro omonimo album, ci coinvolgono in numerosi ragionamenti e criticità che mai avremmo pensato d’affrontare durante l’ascolto di una giovane rock-band. Queste 10 tracce strumentali fanno andare la testa direttamente agli inizi del ‘900, quando numerosi intellettuali e appassionati di cinematografia dibattevano calorosamente sulla reale funzione, e utilità, della nuova arte. Un’arte muta, senza parole, ma con la sola potenza delle immagini. A distanza di più di 100 anni dalla sua scoperta, anche i più estremi difensori del teatro della parola, in primis il grande Pirandello, avrebbero alzato bandiera bianca e riconosciuto in Chaplin, Keaton e Fratelli Marx i precursori di un’arte paritaria a quelle già esistenti.

Lo stesso ragionamento potremmo farlo in occasione di album di musica strumentale, prevalentemente rock, come quello de Le Gorille. In questo caso l’assenza delle parole dà la possibilità all’ascoltatore di crearsi un immaginario visivo ogni volta diverso, ogni traccia è il pretesto per divertirsi a trovare la scena ideale da poter sposare alle note che abbiamo nelle orecchie. In questo la band livornese sa stimolare a meraviglia le fantasie dell’ascoltatore, rendendolo consumatore attivo e partecipativo. Per poter usufruire a pieno della qualità di questo album è necessaria però una buona dose d’attenzione e dedizione; non è per niente un album da poter mettere in occasioni di feste di compleanni o addii al celibato.

“Il cane di Rino” potrebbe evocare una scena di un film giallo, un inseguimento, la ricerca affannata di qualcosa di oscuro o di insignificante, magari solamente di un cane bastardo che si è perso; “Mario M” fa venire subito in mente un personaggio cicciotto, in frac, un po’ goffo, che senza volerlo si ritrova in un bel casino e naturalmente non saprà come uscirne fuori; “Golido reprise” rievoca piacevolmente il mondo delle favole, il mondo circense che esiste solamente nel nostro immaginario o nelle mitiche pellicole felliniane.

Tutte le interpretazioni sono assolutamente soggettive, ma di oggettivo c’è la qualità delle esecuzioni e l’ottima capacità evocativa di una band che fa musica per omaggiare dichiaratamente il cinema.

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La recensione Le Gorille di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-08-28 00:00:00

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