71j.p.m. Divieto di sosta (single) 2000 - Trip-Hop, Reggae

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Ha ancora un senso proporre del reggae nel 2000? Personalmente ritengo di sì, soprattutto se i nomi da tirare in ballo, a livello di mainstream, sono Africa Unite (in Italia) e Finley Quaye (all’estero). Scrivo ciò perché il gruppo esordiente di cui vi andrò a raccontare sembra collocarsi in mezzo ai due esempi sopra riportati, pur senza aspirare, almeno per adesso, agli stessi traguardi artistici. I 71j.p.m., infatti, esordiscono con un singolo che evidenzia senza dubbi la loro adesione agli schemi ritmici della musica giamaicana, pur non rimanendo assolutamente legati a quelle strutture sonore; sanno infatti come innestare il dub in dosi misurate, tanto da sembrare tutt’altro che musicisti dell’ultim’ora - la scheda stampa riporta che il sestetto si incontra per la prima volta solo nel settembre 1999.

Il lavoro si apre con la title-track, ricca di sfumature ed arrangiamenti ‘elettronici’ tali da non sfigurare assolutamente di fronte ad artisti con un bagaglio di esperienze ormai decennale alle spalle. Ciò è confermato dalle reprise della stessa traccia alla fine del dischetto, quando la canzone viene ‘insaporita’ da forti accenti dub e percussioni tribali. Sinceramente, però, i nostri riescono meglio nelle versioni originali: sia “Sottovoce” che “Pensando a domani” macinano reggae e altri ingredienti nel modo migliore, pur se l’impasto deve essere ancora perfezionato al meglio.

Speriamo di verificare al più presto la resa dal vivo di questi ragazzi, dimensione sicuramente ideale per la scelta stilistica della formazione.

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La recensione Divieto di sosta (single) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-10-31 00:00:00

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