Giampietro Turchet Burattini in vendita 2008 - Pop, Elettronica

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Mettiamo in chiaro le cose. Questo non è un disco facile. Sono necessari ascolti continui per carpirne l'essenza e la reale natura. Fondamentali, in quest'ottica, sono le liriche: personali, complesse, ricercate. Di certo, mai banali. Si parla di reminiscenze freudiane riviste in chiave solo apparentemente ironica, disillusioni sentimentali, istantanee di riflessioni disincantate e malinconiche. Potenzialmente sono testi molto validi, incapaci però di trovare un corrispettivo dal punto di vista sonoro: Giampietro Turchet ha un timbro che ricorda, in certi brani, un Manuel Agnelli d'annata, ma le basi sono piuttosto semplificate, inquadrabili in un rock talvolta cantautorale, talvolta più elettronico (leggi alla voce Nine Inch Nails in "Facce"), fino a – orrore e spavento! - quella "Cocaine Connection", il brano maggiormente pop dell'album, dotato di una base da italo-disco/piano bar e che sembra cantato da una boyband.

Luci ed ombre in quest'esordio. Dalla produzione di Berto (già al lavoro con Arnoux, Pink Rays e molti altri) ci si aspettava qualcosa di più. Si intravedono ottimi spunti soprattutto nei versi più malinconici ed intimisti dell'autore, al quale si consiglia di vestire i propri brani con stoffe un po' più sofisticate.

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La recensione Burattini in vendita di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-10-14 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • vero_roman90 3 anni fa Rispondi

    Arriva dritto al cuore e non mi stanco mai di ascoltare e riascoltare questo disco