The Gosh Pineland 2008 - New-Wave, Dark

Pineland precedente precedente

Canzoni che ti rimangono in testa e non riesci a non canticchiarle dopo una sola volta che le hai ascoltate. Canzoni dirette, che ti entrano dentro e che ti senti addosso. Un cd che sa di anni 80, di Cure e un po' anche di Depeche Mode. Una fusione formidabile di darkwave, funk e fisarmonica: non ci crederete ma il risultato è straordinario. C'è voglia di ballare e di non pensare più a niente. Non avevo mai sentito brani del genere: testi scarni che si ripetono ma che pesano come macigni (Dreams mixed with clay and sun, dreams moved by the secret gun). Non ti puoi immaginare quanto armoniosamente si fondano insieme chitarre elettriche e fisarmonica: un neofolk da paura. In "Circle" la voce è bellissima, ma il capolavoro è senza ombra di dubbio "Breaking On Me".

I Gosh offrono uno spettacolo di luci nelle loro performance live. Onde sonore che danzano con i fotoni al ritmo di "Jacknife". Musica nuova. Punto. È uno di quei cd che esulano dalla nicchia. Non devi essere un cultore dei Joy Division per capirne l'essenza. Quando le canzoni vanno al di là di una cerchia ristretta di esperti (e critici), si è di fronte a un prodotto fenomenale.

---
La recensione Pineland di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2008-11-25 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia