Biografia Santarè

26/01/2015 - 10:45 Scritto da Santarè Santarè 0
Per i piemontesi, “Santarè” è Sant’Eligio, una frazione di Monforte d’Alba, comune nel cuneese. E’ qui che, nel 2001, dalle ceneri di una formazione precedente, prende vita l’omonimo progetto musicale che inizialmente coinvolge Filippo Cavallo (Voce, Chitarra Acustica, Pianoforte) e Lucio Disarò (Chitarre elettriche). I due cominciano a lavorare ad alcuni brani, ma è solamente con l’ingresso di Massimo Lorenzon (Batteria) nel 2011, che i SANTARE’ possono dirsi veramente compiuti.
I Santarè hanno maturato un ampio spettro di influenze, sia provenienti da un ambito più strettamente musicale, con una predilezione per il rock pop anni ’90, sia cogliendo suggestioni dal mondo delle arti visive, dalla psicologia e dalla filosofia New Age. La musica che ne scaturisce ben riflette questa dimensione di ricerca, e ciò emerge chiaramente dai testi e dalla composizione dei brani, tutti ad opera di Filippo Cavallo, ma arrangiati dall’intera band, ed infine affidati ad Andrea Bergesio - che in post produzione si occupa di trovare il giusto bilanciamento dei pezzi.
Preceduto dalla pubblicazione di un EP autoprodotto nel 2009, “AD OCCHI APERTI NEL BUIO” è il loro album di debutto, ma rappresenta già la chiusura di un cerchio, di una prima stagione compositiva. Il periodo di gestazione di questo disco, infatti, è stato piuttosto lungo: al suo interno si possono trovare alcune tracce scritte ben 10 anni fa insieme ad altre che hanno visto la luce nel periodo fra il 2011 ed il 2013 - quello creativamente più intenso per il gruppo piemontese - fra le quali è importante citare “L’amore non è una relazione”, arrangiata col maestro Gabriele Roberto.
Il tempo dedicato alla cesellatura dei brani ha quindi conferito all’album dei Santarè una precisione ed un equilibrio sonoro di qualità quasi maniacale. L’album si rivolge quindi ad un pubblico curioso e cultore della musica, che non si identifica in una moda, ma ha voglia di espandere i propri orizzonti. “Ad occhi aperti nel buio” si sviluppa infatti come un viaggio - nella vita e all’interno del singolo soggetto, a sua volta considerato un viaggiatore, un ricercatore.
Alla meticolosa opera di composizione, però, i Santarè da subito affiancano una sperimentale attività live, saggiando le reazioni del pubblico rispetto ai nuovi brani ancora in via di perfezionamento, ed esibendosi su importanti palchi, fra i quali quello del MEI di Faenza, e del Monfortinjazz, in apertura ai Blonde Redhead. Inoltre, una versione acustica del loro brano “Libero” è stata scelta da Stefano Accorsi per entrare a far parte della colonna sonora del suo cortometraggio “Io non ti conosco”.
Attirato l’interesse di Areasonica Records, firmano con l’etichetta nell’autunno 2014.

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