Alberto Cantone - AMERIGO


DESCRIZIONE
AMERIGO
(PREGHIERA DAL MONTELLO)
(testo di Gian Domenico Mazzocato – adattamento e musica di Alberto Cantone)

Amerigo dondola, dondola …
Amerigo dondola, dondola …

Se questo bosco immenso è cattedrale,
dimmi, Signore, perché si annida il male.
Tutto il dolore che ha preso le colline
ogni memoria ed ogni addio d'oltre il confine.

Senza fuoco, cenere fredda è il focolare
camino morto, polenta solo da scaldare.
Amerigo entrava di giorno nel “suo” bosco,
giù nella valle il fiume grande muove lesto.

Amerigo dondola, dondola …
Amerigo dondola, dondola …

“Bosco da remi !” tanti anni fa, il doge ha deciso
ed ha disperso così un popolo intero,
cielo di sangue, come un fiore reciso
là dove c’era un popolo, ora è un cimitero.

Vento da neve, stomaco freddo, fuoco sepolto
popolo in diaspora, universo stravolto.
andare via nel giorno in cui nacque Gesù
servi votati infine alla schiavitù.

Dentro al cuore della foresta, nel bosco proibito è ogni cammino
rubava Amerigo povera legna soltanto per il suo camino
piedi nudi, un po’ di corda per le fascine da legare
occhi di lince, man veloce, passo di volpe … per scappare.

Giù nella valle il fiume accarezza la sua strada,
dai petali vapora l’ultima rugiada.
Amerigo dondola, dondola …
Amerigo dondola, dondola …

Chi abbia incontrato nessuno sa,
la strada dell’orco nessuno seguirà.
Sulla foresta vola maestosa la poiana,
lo trovano appeso Amerigo, che dondola, lo sguardo giù verso la piana.
non ha ferite e sul volto un sorriso più stupito,
sicuramente è assorto in un sogno fuggito.

Amerigo dondola, dondola …
Amerigo dondola, dondola …

Qui la collina ha dolci declivi e morbide doline
niente più giochi, dolce Amerigo, fra le tue colline
nessun fumo più nascerà dal tuo camino,
mai più rami furtivi per le tue fascine.

Corre nella valle laggiù la Piave granda,
va verso Venezia bella, Venezia la Stanca.
Se questo bosco immenso è cattedrale,
dimmi, Signore, dov'è che si annida il male.

Amerigo dondola, dondola …
Amerigo dondola, dondola …

(REC.):
Amerigo dondola, dondola al ramo dei suoi giochi,
giù nella valle, lontani lontani, ardono i fuochi.
chi abbia incontrato nessuno lo sa,
la strada dell’orco nessuno seguirà.

"AMERIGO" è il primo testo di canzone scritto da Gian Domenico Mazzocato, scrittore, studioso trevigiano, il quale si è cimentato in tutte le arti letterarie e narrative, dal romanzo alla poesia, dal teatro alla saggistica fino al giornalismo sportivo.
Scritto per il disco di prossima uscita dell'amico cantautore Alberto Cantone (che ha condotto Mazzocato in studio di registrazione e sul set delle riprese di un video musicale), il brano è tratto dal romanzo dello stesso Mazzocato "Delitto sulla collina proibita", che appartiene alla importante "Saga dei vinti" del Montello dell'Autore, al pari de "Il bosco veneziano".
Lo scenario è quello di una tragica deprivazione, durata 500 anni, delle genti del Montello, il cui ricco bosco fu dapprima demanializzato dalla Repubblica Serenissima di Venezia poiché il suo pregiato legno di rovere era indispensabile alla costruzione di navi non meno che di palafitte per i Palazzi della ricca Venezia. In seguito anche gli Asburgo, il breve regno di Napoleone e i primi decenni del Regno di Italia dopo l'unificazione continuarono a mantenere quel vincolo sul Montello e sul suo legno pregiato, utile anche alla costruzione di traversine per la costruzione delle ferrovie.
Ciò mantenne per secoli il popolo del Montello in una condizione di fame e di disperazione, privandolo di ogni fonte di sussistenza (anche solo entrare nel bosco per portare via un po' di ramaglia per il proprio focolare poteva costare un processo o una esecuzione sommaria), alimentando la saga dei "Bisnenti" (o "Pisnenti"), la popolazione più povera ed emarginata del Montello, costretta a vivere di espedienti ai confini delle proprie terre e del loro bosco o alimentando una massiccia emigrazione, specie verso il Brasile e le Americhe.
In questo scenario storico si inserisce la storia del piccolo "Amerigo", trovato ucciso, un giorno, da un assassino senza nome.
Forse per avere rubato alcune ramaglie di legno secco dal bosco ...
La vicenda, realmente e tristemente accaduta nei Colli Berici, è stata trasposta dallo scrittore Mazzocato nel "suo" Montello e all'interno della sua "Epopea dei Vinti" del Montello.
Infatti i personaggi, per lo scrittore, sono esseri viventi e talvolta ... scelgono da solo lo scenario delle loro azioni e dei loro passi.
AMERIGO
testo di Giandomenico Mazzocato
musica di Alberto Cantone
Alberto Cantone: voce, chitarra, tastiere ed effetti sonori
Nicola Casellato: violino
Sandro Gentile alla registrazione del brano
Andrea Mondati, Guido Zulian e Luca De Gasperi: riprese, fotografia e montaggio del video per Studio Tales

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L'articolo Alberto Cantone - AMERIGO di Alberto Cantone è apparso su Rockit.it il 2023-02-19 10:45:48

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