Neekoshy STEP INA DANCEHALL 2016 - Reggae, Jungle, Hip-Hop

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Un disco dancehall nella media che nasconde un’interessante parentesi jungle.

“Step Ina Dancehall” di Neekoshy è uno di quei dischi che, nonostante un primo approccio non felicissimo, nasconde dei particolari su cui vale la pena soffermarsi. Un chiarimento: non credo che, in generale, i fanatici del genere resteranno delusi dall’ascolto, ma pezzi come "Mi Lov Mi Tings", "Special", "Rasta Neva" o la title-track non aggiungono né tolgono niente all’ormai prospero filone del reggae italiano.

Se questo discorso potrebbe andar bene per la prima parte dell’album (dove "Evilous Gyal" e i suoi stilosissimi fiati sono l’eccezione che conferma la regola) “Step Ina Dancehall” regala in calcio d’angolo quel qualcosa in più che ci si aspettava fin dall’inizio. Quando la dancehall si lascia sopraffare della jungle è tutta un’altra storia: “Trust No One” e “Illuminati” prendono il reggae e lo incastrano a dovere nella drum n bass, trasformando due dei pezzi più lunghi del disco (circa 6 minuti entrambi) in un’esplosione di bpm al servizio delle rime patois e, in particolare, nella parentesi più interessante di tutto “Step Ina Dancehall”.

Anche se con gli ultimissimi brani la situazione torna gradualmente a raffreddarsi, la convinzione che l’assaggio elettro-reggae meriterebbe un capitolo a parte rimane. L’episodio, allora, apre per l’ennesima volta, una domanda-piaga della musica in levare: quanto bisogna attenersi ciecamente alla tradizione (e ripetere necessariamente la parola ‘Babylon’ in ogni disco) e quanto provare a innovare il genere, trasformandolo senza stavolgerlo? Io, nel dubbio, ascolto ancora una volta i due pezzi jungle.

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La recensione STEP INA DANCEHALL di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-02 00:00:00

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