Valentina Marra Ophelia 2019 - Alternativo, Ambient, Classica

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Valentina Marra realizza un disco di grandissima eleganza. Cipride, potremmo dire

Cipride, questo disco è cipride è scusate tanto se utilizziamo un termine tanto desueto per parlare di musica contemporanea. Eppure quella sensazione di spumosa bellezza che abbiamo provato nell'ascolto di Ophelia di Valentina Marra ci è venuto spontaneo collegarla alla famosa divinità del Pantheon greco. In particolare l'ultima canzone, Nemo, ci ha davvero colpito, per la sua costruzione orchestrale in crescendo, che quasi pare nascere dalla spuma stessa del mare per poi, in un climax ascendente verso la bellezza, esplodere via via in tutto il suo fascino. E fascino Marra ne infonde assai nei suoi componimenti, sempre in bilico tra musica contemporanea, una spruzzata di ambient e qualche incursione nel jazz più contemporaneo. Già perché l'album in questione, è bene ribadirlo con tutta evidenza, è davvero molto contemporaneo e si lascia ascoltare anche da chi è più avvezzo alle sonorità maggiormente contemporaneo. Se proprio dovessimo trovare un difetto, al di là di una certa mancanza di coesione e rispondenza, per usare un altro vocabolo antico, potremmo parlare di un inizio del disco non così memorabile che in realtà non si sposa tanto bene con una parte centrale e finale davvero molto interessanti. Tuttavia queste mancanze non sono così gravi e, nel complesso, Valentina Marra fa un gran lavoro. Un gran lavoro cipride, ovviamente. 

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La recensione Ophelia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-12-06 08:09:50

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