a r + o z macchine 2021 - Rock, Elettronica, Alternativo

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Arto è un progetto che mette al centro l’elettronica, in dialogo con una chitarra elettrica e nient’altro. Ciò che rimane sono le storie scarne e il minimalismo di Alessio Fulvi.

Alessio Fulvi è il chitarrista che ha creato il progetto Arto, nato durante il primo momento della pandemia che ha permesso al musicista di dedicarsi alla composizione di brani inediti. Arto ha esordito con Z macchine, un album di matrice noise ed elettronica ammorbidito da strutture pop che rendono il lavoro più semplice all’ascolto. I ritornelli sono inconfondibili rispetto agli altri elementi delle canzoni, alcune delle quali presentano anche parti bridge, sottolineando l’importanza della strumentazione, che prende il sopravvento sulla voce. È chiaro fin dal primo ascolto che il centro del progetto di Alessio dia composto dalla composizione musicale più che dal testo.

Le ritmiche elettroniche minimali delle drum machine scandiscono il tempo su cui si struttura la parte armonica, in cui a essere protagonista è una chitarra ossessivamente distorta. È il fuzz l’elemento principale della composizione sonora, ricordando alcuni tra i brani più tetri dei Muse, e nei dialoghi tra voce e chitarra questo effetto emerge con una decisione impressionante. Allo strumento protagonista del disco si aggiungono i sintetizzatori, che, se da un lato eseguono la parte del basso, dall’altra – come strumenti solisti – aggiungono tocchi e sfumature minimali all’armonia creando un clima straniante ripreso anche nei testi.

A dire tutto sull’intero lavoro è il titolo ripreso anche la copertina dell’album e quelle dei due singoli. L’intero progetto si sviluppa a partire dalla macchina, dal sintetizzatore, dalla drum machine, strumenti che invadono anche il cantato con il leggero vocoder in Orga(ni)smo.

Minimali sono anche i testi, che si esprimono attraverso concetti chiave, immagini scarne arricchite in seguito dalla musica. Così ciò a cui ci si trova di fronte è un paesaggio evocativo, desolato e solitario, probabilmente quello che voleva portare all’orecchio dell’ascoltatore Arto.

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La recensione z macchine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-05-05 21:15:20

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