Radiofiera De chi situ ti? 2021 - Rock, Folk, Alternativo

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Un long play in dialetto con gusto rock e sapiente produzione artistica: "De chi situ ti?" è un album da manuale del genere.

Quando mi capita fra le mani un disco in dialetto cerco sempre di reggermi forte perché, nel bene e nel male, il viaggo tra i brani si rivela sempre inaspettato. Ma questo caso avrà un capitolo totalmente autonomo ed indipendente nel fantomatico libro “Io e i dischi in dialetto”, che mai pubblicherò.

I Radiofiera tornano con un nuovo album a distanza di dieci anni dal più recente “Atinpùri”: il nuovo lavoro si intitola “De chi situ ti?”, pubblicato in questa primavera per Psicolabel, con produzione di Giorgio Canali.

Undici tracce che parlavano veneto e suonano rock: attorno al titolo si stringe un concept eloquente, la domanda “Chi sei?” che per tutto lo Stivale contempla come risposta il riferirsi a parenti e conoscenti, per dare modo al proprio interlocutore di ricondurre le tue radici ad una matrice precisa, di (ri)conoscerti. È bello notare come, in stanze sonore dal piglio rock attento e diligente, si muovano concetti di pura umanità, di persone sempre più rinchiuse nel proprio microcosmo di stampo isolazionistico. Questa proposta d'ascolto, quindi, diventa un viaggio divenire, una scoperta continua con la costante curiosità di capire qual è la prossima soluzione sonora, il successivo incrocio tra parole e pentagramma che i Radiofiera hanno in serbo per gli ascoltatori.

Perché contrariamente all'opinione (tanto storica quanto comune) che vede nei dialetti una forma di comunicazione divisiva, “De chi situ ti?” si mostra come una forma linguistica concreta fra le tante che questo disco poteva adottare. A Napoli si sarebbe intitolato “A chi appartien?”, in altre zone d'Italia in modo ancora diverso, ma, proprio come quando vai a riconoscere la persona, la matrice resta univoca: i dialetti sono le molteplici sfaccettature di una singola società, ed un tesoro linguistico che bisogna custodire gelosamente.

Mettici anche un gusto sonoro qualitativamente valido, il risultato non può che essere un disco prezioso. Questo è “De chi situ ti?”, esempio di quale approccio artistico può restituire un long play in dialetto da manuale.

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La recensione De chi situ ti? di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-06-10 20:24:28

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