Undici tracce avvolgenti, tra ballad romantiche e psichedelia, danno vita ad un disco che libera vibrazioni profonde e sensazioni uniche.
Nothing But The Kids è il titolo del primo lavoro in studio dei Kusturin, progetto nato dall’incontro tra Pietro De Cristofaro (Songs For Ulan) e Paolo Broccoli (The Orange Beach) con Marco Somma, Floro Pappalardo e Raffaele Polimeno.
Che sia un progetto temporaneo o con ambizioni durature non fa molta differenza, qui abbiamo undici tracce che emanano a tratti un'atmosfera fredda, quasi glaciale, e lo fanno con una consapevolezza artistica di livello altissimo. Una serie di ballad che richiamano le melodie avvolgenti dei The National (These 20 Years; The Limit) con i testi che per la maggior parte fanno riferimento alle poesie di Marco Russo. Dentro i brani ci sono i fantasmi notturni di Nick Drake e di Mark Lanegan (si ascolti l'allucinata Jump On Ice), ma anche l'eco dei Pink Floyd (Your Summer). La splendida cover di Daniel Johnston, True Love Will Find You in the End, rende il quadro sonoro completo e affascinante, con le chitarre acustiche ed elettriche a dialogare con i vari organi, mellotron, moog; i Kusturin riescono a creare codici misti di ombre romantiche e deliri onirici, percorrendo i sentieri della psichedelia e del blues in chiave barrettiana ma moderna (splendidamente sintetizzati in Tricky Business).
Nothing But The Kids è un lavoro splendido, curato nei minimi particolari sonori e nei dettagli più profondi. Un disco fragile e potente al tempo stesso, in grado di liberare vibrazioni profonde e sensazioni uniche per l'anima.
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La recensione Nothing but the kids di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-07-13 08:43:01
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