SynthnamiAwake in 20772021 - Strumentale, Elettronica, Alternativo

Awake in 2077precedenteprecedente

Incompleto ma coinvolgente, l'ep d'esordio del duo abruzzese Synthnami cala in tavola le carte per un discorso sonoro interessante nel suo divenire

Il lockdown pandemico è stato un giro di boa praticamente per tutti. C'è chi l'ha assorbito facendosene una ragione e provando a proseguire lungo il proprio cammino adeguandosi a una realtà ben diversa da quella conosciuta. C'è chi ne ha pagato le conseguenze sia pratiche che psicologiche. E c'è chi ha provato a costruire, sì, una nuova realtà, ma dentro di sé, trovando una sorta di strada maestra in quanto di già esistente e, di conseguenza, suscettibile di uno sviluppo individuale in grado di non atrofizzare i già stanchi neuroni contemporanei.

L'avvento del fortunatissimo videogame Cyberpunk 2077 è stato, per molti, la genesi di una vera e propria realtà immersiva al pari di un Ready player one spielberghiano. Il tutto moltiplicato per un coefficiente metaforico denso di contenuti riguardanti un'idea di evoluzione o involuzione del genere umano, a tal punto da inoculare in mente e corpo di qualcuno la necessità di esprimere le proprie tesi interiori proprio sulla scia di quella narrazione, scegliendo di tenere da parte inutili parole per concentrarsi unicamente sul suono come vettore di coscienziosità discorsiva. Questo qualcuno, nel caso in questione, risponde al nome di Synthnami e riguarda un duo abruzzese – Federico Zizi e Davide Bottino – che ha scelto di far confluire in un ep come Awake in 2077 – il cui concept è ispirato proprio a quel videogame – tutto il fascino relativo a questa idea di qui e ora ma altrove, con tutti i pro e i contro che la situazione può generare.

Attraverso questi cinque tasselli iniziali di una carriera votata a una precisa idea di elettronica, riferita forse più a un concetto di epicità che a un approccio sperimentale in termini di composizioni, Zizi e Bottino operano per scelte sintetiche dotate di buon gusto melodico ma leggermente sottratte a un senso di completezza sonora. Si tratta, ovviamente, di una considerazione da prendere con le pinze perché derivante da un approccio minimalista scaturito da una indiscutibile urgenza espressiva.

La qualità del progetto c'è e si sente, tanto negli approcci più chillout quanto nelle atmosfere ambient, nell'incedere vaporwave e in alcuni spunti quasi trip hop degni di nota. Stride un po' una certa ridondanza nella gestione degli archi sintetici, ma la sinuosità degli arrangiamenti non è affatto in discussione, così come il grado di coinvolgimento che il lavoro conferisce nel suo complesso. Si pecca forse un po' di freddezza nell'architettura sonora complessiva, ma non si tratta affatto di una nota negativa – vedi l'urgenza espressiva di cui sopra – in vista di un esordio sulla lunga distanza più articolato e stratificato.

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La recensione Awake in 2077 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-12-13 17:30:30

COMMENTI (2)

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  • veddie843 anni faRispondi

    Grazie a voi. Bravi.

  • Synthnami3 anni faRispondi

    @veddie84 Grazie di cuore per la splendida recensione, profonda e ricca di spunti di riflessione. Siamo felici che il nostro primo lavoro ti sia piaciuto e faremo ancora di meglio col prossimo ;-)