Un concentrato di cantautorato surreale e sonorità notturne che si legano al mondo onirico del dream pop più classico
Lasciamoci il nulla per questo infinito è il titolo del nuovo lavoro discografico del cantautore trevigiano Willy Wonka Was Weird. Anticipato dal singolo "Di(Odio)", il disco esce per la label (R)esisto Distribuzione ed è composto da sei tracce di cantautorato sperimentale a cui hanno contribuito Massimiliano Lambertini, Michele Guberti e Manuele Fusaroli (Zen Circus, Tre Allegri Ragazzi Morti, Il Teatro Degli Orrori, Le Luci Della Centrale Elettrica, Nada, Management, e tanti altri).
Tra atmosfere che ricordano l'attitudine emo-core (si ascolti l'incipit "Il suicidio della notte") e altre che esplorano il legame tra cantautorato e senso di appartenenza ("Cala la nebbia a Sedriano"), WWWW ci propone una serie di istantanee in bianco e nero in cui affiorano i temi della perdita e della successiva riconquista. Quello del cantautore veneto è un immaginario che affonda le radici nella provincia rarefatta, nella disperazione che si tramuta in ispirazione e voglia di rivincita. Tra i brani più significativi aggiungiamo "Sorridere a Berlino", uno spoken word appoggiato su una base elettro-dark anni '80 che si lascia accompagnare da una costruzione melodica fortemente influenzata dal dream-pop più classico. La title-track chiude il disco nella maniera più onirica possibile, con trenta secondi essenziali che lasciano spazio a infiniti orizzonti futuri e rimettono in discussione ancora una volta il concetto di forma canzone nel cantautorato moderno.
Interessante e ispirato, il debutto discografico di Willy Wonka Was Weird è un concentrato di cantautorato surreale e sonorità notturne. Da tenere d'occhio per gli amanti di certi mondi musicali che si legano al passato e provano a trascinarli verso il futuro.
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La recensione Lasciamoci il nulla per questo infinito di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2021-11-20 08:58:00
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