Elisa Ritorno al futuro/Back to the future 2022 - Pop

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Il doppio album di Elisa: uno sguardo attento al futuro per continuare il viaggio

Canzoni che si guardano alle spalle, al passato che ci appartiene, e al futuro che sopraggiunge. Elisa si volta indietro per raccontarci, in un doppio album, ciò che la sua musica è diventata: un nuovo punto di osservazione sulla vita, un concentrato di soul, rock, R&B, hip hop, elettronica, tra le maglie larghe del pop. La scelta di un disco doppio, in italiano e in inglese, insieme alla presenza di collaborazioni importanti come Giorgia, Roshelle, Elodie, Rkomi, Jovanotti, Calcutta, sa di astuta operazione commerciale ma è anche molto di più. È la volontà di far convergere due anime in un quadro unico: “Back to the future” e “Ritorno al futuro” sembrano entrambi pensati per celebrare la lunga carriera di Elisa, come un progetto in evoluzione che giunge fin qui anche grazie al contributo di tanti amici artisti.

Partiamo dalle tracce in inglese. “Back to the future” segna il ritorno ad una lingua familiare, artisticamente consolidata nelle produzioni degli esordi - “Pipes & Flowers”, “Asile’s world”, “Then comes the sun”, citando le più note –. L’album appare come un’anatomia di tanti modi di pensare musicalmente e di suonare, ricco di suggestioni e riferimenti al sound black, intorno a grandi temi quali la sostenibilità, l’inquinamento, il capitalismo, il rapporto tra l’uomo e la natura, tra l’uomo e se stesso. Non si tratta di un concept, né di un diario introspettivo, quanto piuttosto della volontà di reagire a tempi incerti puntando sulla condivisione. “Show’s rollin’”, “Drink to me”, “I feel it in the earth” si aprono al soul; “Ordinary day” ha uno spirito pop mentre “Fuckin’ believers” è un hip-rock trascinante. E così via, passando dall’r&b all’elettronica (“Like I want you”, “My mission”), con la voce sempre in primo piano.

Ritorno al futuro”, invece, se la spassa utilizzando l’italiano in dodici canzoni che portano il sole dell’estate negli incerti cieli di primavera e un’anima pop-latina che macina ritmo, caricando le molecole di energia. “Litoranea”, “Luglio”, “Palla al centro” grondano di gioia, con i contributi di Jovanotti, Calcutta e il trio Elodie, Giorgia, Roshelle. L’hip hop entra impertinente, come un vento caldo, in “Quello che manca” in duetto con Rkomi e “Non me ne pento” rallenta i battiti, pur orbitando nell’urban-trap. Splendono come gioielli della corona “Seta”, “O forse sei tu”, “A tempo perso”. Importanti le produzioni di Sixpm, Michelangelo, Mace, Don Joe, Venerus, Rigonat che spingono al massimo le canzoni.

Ancora una volta Elisa si dimostra prolifica e desiderosa di nuove contaminazioni che sfociano, sulle ali dell’entusiasmo, nelle 27 tracce del doppio album, figlie di una rinascita creativa post-lockdown. “Ritorno al futuro/Back to the future” è dunque un disco che lavora in estensione per portare ai livelli più alti il percorso di un’artista e di una carriera al servizio della sua voce bellissima, senza autocompiacimento, con generosità.

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La recensione Ritorno al futuro/Back to the future di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-02-18 19:17:00

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