Baobab! Baobab! 2022 - Lo-Fi, Pop, Indie

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La voce ipnotica di Gaia Morelli non lascia scampo a chi decide di immergersi nel clima malinconico e avvolgente dei Baobab!

Si sono fatti notare fin dai primi passi i Baobab!, trio piemontese al debutto con un ep omonimo prodotto da Carlo Corbellini dei Post Nebbia. La formazione scarna e minimale ricorda quella dei Daughter, un trio che sceglie di appoggiarsi più sugli effetti ambientali che sulla quantità di musicisti per riempire il vuoto anche durante le live session.

A dominare per tutto il lavoro è la voce di Gaia Morelli, profonda, spontanea, che non si lascia trascinare da impeti e protagonismi, ma che mostrandosi con sincerità emerge in primo piano. Sembra che canti per se stessa, che non si curi di essere registrata ma che dia sfogo al suo strumento così come lo farebbe privatamente, rendendo l’ascoltatore partecipe di un momento intimo. Il risultato è commovente.

Se da un lato gli effetti incorniciano ogni brano dandogli la pienezza di un ambiente definito, dall’altro sono gli stessi che portano alla luce i singoli elementi. La voce è fumosa, immersa in riverberi ampi e chorus che la rendono imponente, ma le chitarre non sono da meno e collaborano con i sintetizzatori per creare un’atmosfera nostalgica.

Riconosciuto questo è possibile rintracciare le influenze della band, che spaziano da un pop psichedelico e languido – come loro stessi lo definiscono – nello stile di Alice Phoebe Lou alle sonorità lo-fi dell’elettronica di Camomilla. I Baobab! si dimostrano interpreti capaci di questo genere, inserendo al centro del lavoro un Intermezzo di un minuto in cui danno sfogo alle loro abilità di campionamento a partire da conversazioni comuni che rimangono in sottofondo.

Nelle quattro tracce restanti emerge la vena più ambientale e pop del progetto, che sfugge da sonorità semplici per portare un clima padano nebbioso a fianco di testi e musiche malinconiche. Qui però viene il bello. La reazione di Gaia non è di rassegnazione, ma con le sue parole dichiara di aver deciso di voler “vivere veloce” in Noel, il brano che più di tutti mette in mostra questo desiderio di ribellione.

Quello dei Baobab! è un progetto che merita attenzione, essendo stati in grado di incanalare la sincerità spontanea dei testi in una fusione di generi musicali che vanno sempre più affermandosi nel panorama musicale. Prendere un posto nella schiera dei musicisti che scelgono uno stile in ascesa non è facile, ma riuscire a rendergli onore aprendo a nuove prospettive ancora meno, e i Baobab! si muovono senza dubbio in quest’ultima direzione.

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La recensione Baobab! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-04-12 14:48:49

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