Calma fragile lascia trasognati e innamorati come un rpg del 1999
Avete presente quel periodo, piuttosto magico va detto, in cui, praticamente ogni gioco di ruolo che veniva dal Giappone, con in testa la serie di Final Fantasy, era sinonimo di mondi infiniti, storie indimenticabili e ore ore di gioco matto e disperatissimo. Ecco, quando ho ascoltato Un inizio, uno dei brani che compongono questo Calma Fragile dei Far away Nebraska ho avuto le medesime sensazioni. Ovvero di essere davanti a qualcosa di, al tempo stesso, amplissimo eppure privato, con quei suoni digitali sì ma anche caldi, caldissimi che abbracciavano il cuore.
Questo disco di musica elettronica mi ha davvero colpito, proprio per la personalità dimostrata e anche per il livello della registrazione e missaggio, che si attesta su livelli molto alti. "Un'elegia per un mondo fragile. Un rifugio in luoghi remoti. Noi, assieme", così viene "autodescritto" questo lavoro e non potrei essere più d'accordo.
Questo album, infatti, è proprio quello che si è ricordato poc'anzi: un disco che trae la sua forza dal canto della debolezza e dove gli spazi infiniti che la musica elettronica offre vengono riassunti e, per così dire, incapsulati in tracce poeticissime e dall'atmosfera somma, come, ad esempio, il pezzo finale, Rugiada. Un piccolo grande gioiello che esce a trentacinque anni dal primo Final Fantasy: coincidenze? Io non credo.
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La recensione Calma fragile di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-06-16 08:01:15
COMMENTI (2)
@Far_away_Nebraska ahahaa beh un "danno" che sono felice di avere inflitto. Grazie di cuore e un saluto
@EleuteriovonNestor grazie per la bella analisi, lo apprezzo molto! Però mannaggia mi hai fatto venire voglia di giocare a Final Fantasy...prossimo album rimandato al 2033 xD Ciao!