Luca Bugossi concede una pausa ai fidati Zetaenne e si incammina per un percorso da "Randagio"; disco meritevole di un ascolto attento.
Luca Bugossi concede una pausa ai fidati Zetaenne tornando a confrontarsi in solo con le proprie canzoni: scarpe in copertina, come i passi che un artista macina nel corso dei decenni, a fare da emblema a “Randagio”, un nuovo disco, un chiaro manifesto espressivo.
Sono undici le tracce che compongono questo long play: il navigato cantautore toscano sviluppa, integralmente di proprio pugno, testi e composizioni di una proposta d'ascolto che non cede un passo alla solita, solidissima, urgenza espressiva. I toni sono mitigati dall'incedere blues, ma nel nucleo pulsante di ogni traccia rivive un concreto sentore del vissuto che ha contribuito a cristallizzare le incisioni. È musica che parte dal sangue irrorato attraverso le vene: scevra da scarnificazioni eccessive, ogni struttura risulta essenziale ma ben condita da elementi che si introducono con eleganza, come i fiati sparsi qua e là. Un prodotto stratificato, con un suo carisma lontano dai drammi e dall'ostentata ricerca del clamore.
E di certo, non abbiamo a che fare col capitolo conclusivo di questa lunga storia creativa: il diretto interessato ha già assicurato che dietro l'angolo ci sono ulteriori, succulenti sviluppi. Non resta che attendere e osservare quale sarà la prossima tappa di questo percorso orgogliosamente “Randagio”, vale la pena immergersi per ben più di un esiguo ascolto.
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La recensione Randagio di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-17 20:58:00
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