Il canto liberatorio degli Euphoria
Tre ragazzi della periferia che uniscono musiche diverse e stesse paure, si ritrovano a parlarci dei nostri giorni. Con un titolo che non lascia fraintendimenti, Fanculo, è una canzone che mostra la fragilità e la grinta della giovinezza disastrata e precaria che molti di noi vivono ogni giorno.
Gli Euphoria raccontano delle loro vite e riescono a toccare diversi temi. Il più importante è forse quello della realizzazione personale in un mondo competitivo e spietato. Quindi l'abbandono, la sconfitta, e la malinconia, il cui contraltare è la grinta, l'energia del pezzo, emblematicamente intitolato Fanculo. Il tema della ribellione e della furia giovanile è infatti centrale e mira a dare coraggio a chi si sente sopraffatto da questa realtà.
La musica è un vortice di stili che si mescolano senza impazzire. Dal pop pulito e chiaro, con i delay digitali e le voci morbide alla techno da festa, certo, adattata alle circostanze. Ne viene fuori un brano pop-punk-techno che boh, odio le etichette. In ogni caso qualcosa fuori dagli schemi.
I tre ragazzi hanno mostrato di voler giocare con la musica, di volere trovare e provare soluzioni nuove. La produzione è ben fatta, i suoni sono rotondi e definiti, le voci pulite e ben inserite nel sound. I temi trattati nel brano rispecchiano un po' il classico cliché punk e nella scrittura ci sono dei margini di miglioramento, tuttavia gli Euphoria hanno grinta e stile. Questo brano non lascia dubbi.
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La recensione Fanculo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-11-03 17:00:00
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