Alessandro Cau, Tancredi Emmi, Federico Fenu Pororoca 2022 - Jazz

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Un modo nuovo di fare jazz – e non solo –, scappando dalle etichette senza rifiutare spunti dal passato. Pororoca apre le porte a un mondo musicale stimolante e ricco di sorprese.

Quando dalla foce del Rio delle Amazzoni risalgono verso monte onde dell’altezza di 4 metri a causa delle forti correnti dell’Atlantico, la gente del posto sente un profondo e spaventoso fragore alzarsi dal letto del fiume. Il nome che gli danno è Pororoca. Nel tentativo di rivolgersi a questo tipo di irruenza sonora i jazzisti Alessandro Cau, Tancredi Emmi e Federico Fenu a gennaio si sono chiusi in un teatro per tre giorni, facendone scaturire 40 minuti di quasi totale improvvisazione.

Per quasi tutto il disco è il contrabasso di Tancredi Emmi l’elemento più solido e fermo del progetto che sostiene tanto la sezione ritmica quanto la gli sviluppi armonici del trombone di Federico Fenu. Fuori dagli schemi risulta invece il drumming di Alessandro Cau che riprende alcuni tratti tipici degli esperimenti di Billy Cobham, grazie all’utilizzo di differenti percussioni e bacchette con cui riesce ad ampliare il ventaglio di sfumature sonore del suo strumento.

Già forti di una carriera musicale consolidata i tre musicisti sardi si cimentano in un lavoro che, tenendo a mente il linguaggio classico del jazz, a tratti non ha paura di portarlo al limite, addentrandosi in uno stile ricco di sperimentazioni. Così in Sempre peggio si assiste ad un momento in cui una linea di walking bass si appoggia su una batteria in pieno stile bebop evidenziando le influenze di John Coltrane e Charlie Parker, mentre di tutt’altro genere sono brani come Pororoca rondò e Colofonia.

Qui gli schemi più stringenti del bebop e del jazz classico vengono abbandonati per dirigersi verso l’influenza di Charles Mingus e lasciare emergere un ambiente straniante, in cui vengono rappresentati al massimo la sperimentazione alla batteria e i virtuosismi al contrabbasso. Cori di voci si aggiungono come sottofondo in Colofonia, dando l’immagine di una piazza, di un mercato, di un luogo reale dove la musica arriva alle orecchie di chi ascolta emergendo dall’ambiente circostante.

Calmo è invece il farsi avanti di Ottobre, brano che vede la collaborazione di Adele Altro, la cui voce segue il trombone per tutta la traccia, in un dialogo costante tra i due. A generare il clima di un costante crescendo è qui la farfisa – un particolare tipo di organo – che accoglie l’intera composizione in un orizzonte differente rispetto al resto del lavoro. È la voce di Adele a primeggiare, spiccando tra delicatezza ed energia, mentre il suo incontro con la farfisa e con una parte ritmica lineare e pacata ricorda a tratti un pezzo ambient dei Sigur Rós.

In questo modo Cau, Emmi e Fenu riescono a far incontrare in un unico album diversi atteggiamenti senza perdere la propria attitudine avanguardista, che emerge grazie alle capacità di improvvisazione dei tre incredibili artisti.

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La recensione Pororoca di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-10-26 17:49:21

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