La svolta pop dei Johann Sebastian Punk, tra pomposità tastieristiche e ritornelli accattivanti
Quando il progetto Johann Sebastian Punk muoveva i suoi primi passi ormai una decina di anni fa la qualcuno nella critica musicale italiana era in visibilio. Questo soggetto classe 1989, nato dopo il crollo del muro di Berlino, primo a concorrere per la Targa Tenco cantando in inglese, idee da Carmelo Bene, e una sperimentazione musicale notevole e sfuggente. Sempre che sia sempre lui, pubblicando il nuovo ep Rinascimento, Massimiliano Raffa ha preso decisamente un'altra direzione.
Le parole sono diventate in italiano, a disponibilità della comprensione di chiunque, e soprattutto ci sono ritornelli da cantare a gran voce nelle arene. Ci vuole una punta di coraggio per scrollarsi di dosso in questo modo la nomea di mezzo prodigio sperimentale che i Johann Sebastian Punk portavano con la gioia del frontman, coraggio per planare più in basso ed essere accessibili, dopo aver rifiutato espressamente di esserlo.
LA veste stilistica di Rinascimento prende spunto da quella corrente sboccata del pop rock, infarcito di pomposità e tastiera, ma che non disdegna schitarrate distorte e usi di elettronica ormai più che usuali nel genere. Quello che si arriva a comprendere all'interno dei testi, che nonostante la rimozione dell'ostacolo linguistico rimangono abbastanza fumosi ed ermetici, è la ricerca di tempi migliori durante un periodo che definire nero è molto poco. Le storie narrate nei brani non sono chiarissime, ma colpisce quanto cantato in Celebrità, "la palestra è salutare, ma io continuo a preferire il ciao". Aldilà del gioco quasi macchinoso di parole, emerge un attacco al culto del corpo perfetto.
E sta forse qua la parentesi più interessante della svolta di Raffa&co, la critica al muscolo fatta col brano più muscolare e rampante, una dance anni '80 con interventi chitarristici che avrebbero fatto contenti i Queen di quegli anni, e gonfiori di tastiere orchestrali quasi prog. Laddove l'esagerazione viene portata fino in fondo arriviamo a crederci anche noi, perchè non può più trattarsi solo di manierismo. Amore per il kitch, sincero anche se non sempre condivisibile. La svolta pop è avvenuta, ora serve ritrovare una punta di azzardo.
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La recensione Rinascimento di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2022-12-13 23:33:32
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