Stereonoon Places we can go hide 2022 - Soul, Pop, Nu jazz

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Gli Stereonoon perseguono una vita tutta loro di grande classe

Gli Stereonoon con Places we can go hide realizzano un piccolo/grande prodigio, visto che dimostrano, con i fatti, con le parole e, naturalmente, con la musica che nel 2023 si può fare (forse si deve fare) anche dischi di nu-jazz ibridato con soul e con una spruzzata di pop senza rinunciare a un'oncia di complessità e rifiutando, in toto, la definizione di "musica da tappezzeria" di questo genere. Questo album, infatti, mi è sembrato innanzi tutto una dichiarazione di indipendenza da tutte le derive lounge possibili e immaginabili: un pezzo come "Shiver", giusto per citare il mio preferito, non può mai e poi mai essere inteso come musica di sottofondo ma è un qualcosa di possente e di potente, che si impone nella sua raffinatezza. Non è roba da "appendere alle parete" ma da mettere al centro della stanza, o del villaggio, fate voi. 

 

"La sintonia tra musica e testi ha sorpreso da subito anche noi e ci ha spinti ad abbracciare questo approccio creativo con maggiore entusiasmo. I brani, rispetto a quelli dell’Ep del 2021, hanno sonorità più moderne in cui la componente nu jazz, ancora presente, si fa più nascosta lasciando spazio ad un’urgenza che a volte è quasi pop (senza essere troppo “leggera”), ma sempre Neo Soul. Come nel disco precedente le batterie sono state affidate a Giacomo Ganzerli, batterista di Modena, così come le parti di tromba registrate dal modenese, anche lui, Mattia Pontegavelli". 

Forse l'inizio è un po' troppo soft, ma suscita grande curiosità. Un ottimo disco, come avrete capito. 

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La recensione Places we can go hide di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-03-12 08:03:00

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