LICOSA Mare Calmo 2023 - Rock d'autore

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Un disco che da una parte vuole mettersi a tu per tu con il suo potenziale pubblico, dall'altra parte sembra volersi negare, con scelte stilistiche che rendono difficile la veicolazione dei messaggi della band.

Mare Calmo è il nuovo lavoro dei LICOSA, band campana nata nel 2020.

Si tratta di una raccolta di dieci brani in stile elettro pop dai testi molto intimi e personali.

Si parte con un intro di pianoforte che non aggiunge nulla al brano che va ad introdurre. Si "riparte" dunque con Mare Calmo, una ballata pianoforte e voce con una voce che purtroppo risulta troppo effettata a scapito della comprensione delle parole. L'armonia è molto semplice, ma d'impatto. Peccato non avere copia del testo scritto per tentare almeno di distinguere ciò che la voce, ingoiata dal riverbero, cerca di comunicare. La seconda parte vede l'ingresso del resto dell'ensemble e la situazione della voce si compromette totalmente con un effetto di distorsione esagerata che da una parte copre tutto l'arrangiamento e dall'altra impedisce completamente la comprensione.

Mammaluna è un'altra ballata terzinata con batteria, basso e pianoforte a completare l'arrangiamento. La voce finalmente si fa capire e la melodia è ben strutturata. Ancora una volta l'armonia è molto semplice e ancora una volta è quanto basta per avere un effetto piacevole.

Potessi inizia con un bel pad, una chitarra acustica e una batteria dal suono accogliente, mentre il pianoforte offre "gocce" dissetanti di note. Il testo è molto delicato e le armonizzazioni ne arricchiscono la potenza evocativa. Belle le chitarre, ottimo il lavoro di arrangiamento.

Celtic Tetris è subito in tiro, movimentata con una bella batteria ricca di rullate e un basso suonato in due con tastiere ben dosate. Ancora una volta la voce sta troppo indietro rispetto alla musica e gli effetti di distorsione non fanno che rendere impossibile la comprensione dei testi. Ci possiamo limitare ad ascoltare il timbro sonoro che, ancora una volta risulta forzato, una scelta stilistica fatta con poca attenzione al contesto.

Come ad un cane è ancora un bel tempo ternario con ancora un bel suono di batteria che incede col tiro giusto e si svuota all'ingresso della voce. Bella la scelta armonica in chiusura della strofa. Il ritornello si apre in una bella armonizzazione e il sound è caldo e ci fa sentire al sicuro, a casa.


Occhi è una specie di divertissement tra piano e voce in contrappunto. Ancora una volta c'è una grande delicatezza data da una semplicità ricercatissima. La voce e i controcanti si siedono perfettamente sulle note del piano e del pad. La sezione ritmica si va formando strada facendo, partendo da un kick profondissimo, passando da uno snare elettronico e poi un hi hat anch'esso elettronico. L'esplosione dell'arrangiamento è ben congeniato, ma ancora una volta la voce viene stritolata dai volumi intorno.

Non è vero niente è un cambio di passo sia al livello di bpm che di leggerezza in salsa elettro pop. Molto bello l'incedere che riporta direttamente nel mezzo degli anni 80. Il riff della voce diventa il cardine della canzone e la parte più cantabile e facilmente memorizzabile.

Intercity ci fa tornare su tempi lenti e su pianoforti d'altri tempi. Ancora una ballata dal sapore quasi popolare per la linea melodica cantilenata e quasi senza tempo. Don Guadagno ritorna a suoni elettronici, arpeggiatori e keys del secolo scorso. Il testo va gustato pian piano, nel suo incedere quasi sommesso ma orgoglioso e preciso, come un De Andrè 2.0.

In conclusione Mare Calmo è un disco non per tutti, innanzitutto perchè perde spesso l'equilibrio linguisticamente, finendo nel dialetto napoletano che, per quanto universalmente conosciuto (almeno al livello di "musicalità"), non è compreso da tutti. Il disco ha una sua identità ben precisa, certe volte questo ha portato a scelte artistiche che cozzano con l'idea della comunicazione, come gli effetti troppo presenti sulla voce in alcune canzoni che allontanano l'ascoltatore dal tentativo di comprendere di cosa si stia parlando.
Per questi due motivi (il dialetto e le scelte artistiche in fase di produzione) l'ascolto risulta complicato, faticoso e talvolta frustrante, fermo restando che in questo prodotto c'è tanto, tantissimo di buono a partire dalla capacità di evocare sensazioni, situazioni e stati d'animo. Si tratta di un disco che merita di girare tanto e di trovare spazio in radio, con due o tre brani che per durata, sound e qualità generale non hanno nulla da invidiare a nessun altro artista.

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La recensione Mare Calmo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-08-23 16:49:36

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