Last Flight. Last. Inutile, chi si vuole prendere in giro? Non ci credo: non è questo l’ultimo volo che ci proporrà il solito, stantio, giro di chitarra in apertura di pezzo. Anzi: giro di chitarra stantio che segue a introduzione post-apocalittica, tra rumori, voci metalliche e inquietanti presenze. E non sarà l’ultima volta che si sentirà un urlato forzato in area metal gracchiare dalle casse con imbarazzante protervia. D’altra parte, però, non è nemmeno giusto demolire i Last Flight, che suonano bene, puliti e potenti e cercano pure di smorzare il suddetto urlato-forzato con una voce maggiormente melodica. Ma restano comunque legati (troppo, vien da dire) a dei canoni che risuonano perennemente e smaccatamente uguali, con tanto di ballatona finale che si chiude in arrembante profluvio chitarristico.
E in fin dei conti il problema è questo: al di là del suono, fare dischi con marche di genere così ostentate produce ancora senso? Personalmente, ne dubito.
Ma, in ogni caso, lunga vita ai Last Flight, augurando loro tanto divertimento. E ulteriore personalizzazione del suono.
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La recensione Cold Before The Town Burns di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2006-12-11 00:00:00
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