Pillo Indown 2023 - Rock

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Un singolo garage/alternative che sembra di aver già sentito, ma che riesce comunque a fare il suo lavoro

Riff post-punk, la batteria che entra a suon di cassa e cresce fino ad un groove incalzante, voce in faccia che racconta sogni e disfunzioni, tra un nanana e un ritornello, breve bridge melodico, poi assoletto, tema di chitarra, fine. Quello di Indown è un copione recitato mille volte, a partire da un riff che abbiamo sentito sicuramente dalla chitarra degli Arctic Monkeys e che già all’epoca rimandava a qualche decennio fa, e più di recente si è ripresentato in forma non troppo dissimile nei singoloni dei Maneskin.

Difficile dissimulare questa prima impressione nell’ascolto del nuovo singolo di Pillo, musicista di base a Bologna attivo con questa identità alternative/punk dal 2020. Oltre la forte sensazione di già sentito, troviamo comunque un singolo che, senza grosse pretese, nei suoi quasi tre minuti di durata fa il suo lavoro: il cantato è acerbo, ma segue una dinamica interessante e nel raccontare la caduta in una specie di Sottosopra che è ‘un posto chiamato Indown’ si gioca un paio di buoni momenti melodici (ritornello compreso), il brano ha un tiro semplice ed efficace, come quel maledetto riff banale e ostinato che, però, può ancora ficcarsi nelle orecchie.

Indown è un onesto brano a cavallo tra la scuola alternative italiana, il garage/indie di qualche anno fa e sprazzi di quel recentissimo revival rock che prova ad essere sia più contemporaneo che senza tempo. In tre minuti è difficile andare oltre questa impronta, forse serve sperimentare la scrittura su più tracce.

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La recensione Indown di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-10-09 12:10:09

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