ILPALESECHEAMO Una storia italiana 2023 - Rap, Electro, Spoken word

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16 tracce di Electro-rap/Spoken Politics per raccontare le splendide contraddizioni del Paese che amiamo

C'erano un bel po' di cose da dire - accumulate nel tempo - per un primo album di ben sedici tracce, intrise di intelligenza e rime, come quelle di Una storia italiana. Aggiungo che provando a googlare Ilpalesecheamo, il motore di ricerca insiste nel continuare a correggere la richiesta offrendo solo risultati e video relativi a "Il Paese che amo", il famoso discorso della discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994.

D'altra parte nel disco la voce del Cavaliere si mischia ai testi di Adriano Cataldo (Il paese che amo), la filosofia incontra l'elettronica (L'inesistenza) mentre un rap molto interessante si scontra con la politica (Come Giulio, L'inverno della mia generazione feat Gloria Riggio), la poesia corre tra la geografia e il dialetto (Marina di Pisa, Cilento), fino all'economia: proprio in questi giorni i dati della Banca d'Italia hanno sancito che il 5% dei più ricchi detiene il 46% della ricchezza totale. In sostanza il Belpaese è la grande casa delle disuguaglianze: Con il rasoio di Occam tratta anche di questo.

Partendo da Pier Paolo Pasolini, si parla poi di quando è necessaria la rivolta e della mancanza italiana di un po' di sana rabbia che ci faccia muovere verso il bene. Non esistono probabilmente termini di paragone o etichette artistiche per un universo ricco di sfumature come quello dell'album: Electro-rap/Spoken Politics, la definizione proposta da Ilpalesecheamo, è probabilmente il genere più azzeccato. E' naturale trovare un terreno comune con alcune esperienze sperimentali e storiche, come quelle degli Offlaga Disco Pax e dei Massimo Volume, band che hanno saputo raccontare storie italiane in maniera contemporanea, unendo letteratura, musica e spoken word: penso soprattutto a Dove Cristo ha perso le scarpe.

Oltre ai numerosi giochi di parole (Tra significante e significato), le tracce sono disseminate di citazioni provenienti da ogni campo del mondo che ci circonda, talvolta rielaborate in modo arguto: "Come se non ci fosse un demanio", dice ad esempio Il mare che i terroni rimpiangono, un brano in cui si può giocare a cogliere tutti i riferimenti.

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La recensione Una storia italiana di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-01-14 14:23:01

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