Marco CastelloPezzi della sera2023 - Cantautoriale, Funk

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Pezzi della sera (da ascoltare anche durante il giorno)

Fra le parole che passano sempre più spesso tra le bocche di pseudo intellettuali c’è serendipità, ovvero la fortuna di fare piacevoli scoperte per puro caso. E quando ascolti musica quotidianamente, lasciando scorrere il player per ore, scovare Marco Castello produce la stessa sensazione di soddisfazione che proverebbe un minatore nel trovare qualcosa di prezioso dopo tempo. Grezzo e insieme raffinato, ha raccolto desideri sessuali, sentimenti, pensieri – leggeri e profondi – in Pezzi della sera, un album diffuso sulle piattaforme pochi giorni fa e pubblicato con l’etichetta indipendente “Megghiu suli”. Per chi lo ha conosciuto con Contenta tu (2021) forse può non essere una novità: Castello scrive in dialetto e in italiano mescolando funky house e cantautorato. E nemmeno per la scena musicale italiana dovrebbe esserlo, considerando il successo dei Nu Genea e di Pellegrino. Eppure, anche se la sua musica diventa sempre più familiare alle orecchie, resta spiazzante la disinibizione con cui riesce a parlare di temi comuni ma spesso affrontati con giri di parole. Se in Porci e Copricolori parla di sesso e invoca la “madonna delle cosce e delle mutandine”, nel secondo brano della tracklist, Beddu, si abbandona a una piacevole nostalgia che sa di casa, su delle note che richiamano Round D Minor di Augusto Martelli (sigla del Grand Prix). Una schiettezza che diventa imprecazione in Dracme “Vorrei, vorrei, vorrei, Sucaminchia degli dei” e opinione sincera sul mondo in cui viviamo in Narrazione “Non so cosa sia peggio, né se dire «Menomale», liberi di essere stronzi o costretti a ben pensare”. Ogni possibile vicinanza ad artisti del passato – il timbro acuto e la scelta di mescolare generi musicali ricordano il Pino Daniele di Tarumbò (1982) – si annulla non appena il testo prende forma. Le brusche frenate cantautoriali, come quella di Sul serio, e le lente riprese – Pipì – fanno di Pezzi della sera un album inaspettatamente spontaneo, per cui nessuno di noi era preparato.

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La recensione Pezzi della sera di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2023-11-22 16:05:00

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