L'attitudine alternativa a ogni genere di questo pugno di tracce eleva l'elaborato complessivo, rendendolo un'opera fatta di vivide suggestioni e stanze sonore intense
Francesco Barletta e Umberto Coviello animano i Bento, che chiudono il 2023 pubblicando il proprio secondo disco in studio: il risultato è "YΛΗ", un long play realizzato presso il Last Floor Studio con il contributo di NUOVOIMAIE.
Sette tracce (più una) che riprendono il filo del discorso introdotto nel 2021 con l'esordio di "Hey Dreamers!": nel frattempo, il duo di stanza a Lecce ha ampliato (e per quanto possibile, abbattuto) i limiti del proprio perimetro creativo, scavando nella profondità della materia analogico/digitale al fine di creare qualcosa di sempre più personale, alternativo e avulso dal mero allinearsi a generi e soluzioni espressive. Ne viene fuori una miscela di big beat, elettronica, afrobeat e industrial che arriva fino a tributare gli onori a Tony Allen, uno che di contaminazioni sapeva certamente il fatto suo. All'esperienza d'ascolto si edificano stanze di suggestioni, di viaggi mentali e fisici, attraverso composizioni che sanno stimolare i sensi con efficacia in ogni contesto, tanto in mezzo alla natura incontaminata quanto nel proprio salotto di casa, mentre si è impegnati a passare lo straccio.
È musica fatta con una visione molto chiara e il polso fermo di chi ha esperienza e competenze, sapendo come incanalare le forze per finalizzare il tutto: "YΛΗ" si rivela un album vivido e intenso, che richiede un nuovo click sul tasto play quando sopraggiunge il silenzio; musica del genere merita di essere valorizzata dagli ascoltatori, perché riesce a regalare un valore aggiunto che (per usare un eufemismo) non è proprio una cosa di tutti i giorni, di tutte le canzoni.
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La recensione YΛΗ di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-01 01:06:51
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