En Roco Il nero 2023 - Cantautoriale, Indie, Alternativo

Il nero precedente precedente

Undici tracce per canticchiare il vuoto e il silenzio

Stando a quell’oggetto polveroso e ingombrante che i nostri nonni chiamavano vocabolario, si dice nero un oggetto in grado assorbire interamente la radiazione luminosa. Tecnicamente, il nero è un non-colore, un concetto astratto in cui sono inghiottite le corse e le piroette del quotidiano in cui ci sentiamo a nostro agio. Il nero è anche il settimo disco del gruppo En Roco, un concept album granitico che riporta a spasso nelle nostre caverne interiori in posizione fetale, con gli occhi chiusi e qualche calcetto pronto a scappare qua e là. 
Il gruppo genovese, dopo più di vent’anni di attività non smarrisce la stoffa e fa suonare, più che bene, il vuoto, l’immobile e l’ineffabile, da sempre al centro della poetica di Enrico Bosio, paroliere quanto meno inattuale. Nell’attitudine cantautoriale del disco sembra emergere di profilo Il musichiere 999 dei Baustelle, con testi e voci gravi, ferme che ancorano al suolo un suono che procede per strappi e incalza lasciando le gambe libere di danzare sul disastro. 
Il nero, uscito per NOS Records Label e Marsiglia Records, è una soluzione satura di suoni raccattati qua e là nell’alternativa italiana: ventate dalla new-wave fiorentina e di indie italiano degli anni Zero colorano le tracce di un disco che di certo non farebbe storcere il naso anche al più indispettito dei Fiumani. La policromia sonora che riflette il disco è arricchita dalla partecipazione di Lori Goldston, nelle tracce A cadenza settimanale, Sei vento che non fugge e Non so neppure davvero dove andare, che oltre con i Nirvana e con David Byrne potrà dire di aver lavorato a questo disco assolutamente ben riuscito. 

---
La recensione Il nero di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-03-07 17:43:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia