Una miscela di cinque cover e due inediti per presentare il proprio approccio chitarristico: Andrea Borrelli formalizza un EP valido e che ispira fiducia in vista della musica che arriverà
Sette brani, una proposta d'ascolto a metà fra tributo a figure fondamentali e volontà di creare un proprio percorso, restituendo il valore aggiunto della propria creatività. Andrea Borrelli presenta, in avvio di 2024, il suo extended play "A Dream in a incubus (Covers Album)", distribuito in totale indipendenza e autonomia discografica.
Cinque cover e due brani inediti: questa la miscela che l'artista dell'hinterland partenopeo ha configurato per catturare l'attenzione del fruitore e permettergli di entrare nel proprio universo di suoni. Fra Nirvana, Moran, Red Hot Chili Peppers e Verdena c'è spazio per i due inediti, probabilmente il punto focale dell'intera tracklist: "Canto Libero" e "Blues in Mi" svelano le caratteristiche principali del registro espressivo adottato, con un solido approccio chitarristico a fare da pietra angolare per l'intera costruzione compositiva, sia con la presenza del testo o nella mera versione strumentale.
Senza troppe pretese, Andrea Borrelli mostra di saperci fare e ispira fiducia in vista delle pubblicazioni che arriveranno. Sarà sicuramente interessante ascoltare dei suoi nuovi brani inediti, maturati con le giuste tempistiche e idee concrete.
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La recensione A Dream in a incubus (Covers Album) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2024-02-27 11:01:04
COMMENTI (3)
Grazieeee!
@AndyBlade ho apprezzato, e mi fa piacere che ti sia piaciuta la recensione :) in bocca a lupo per i futuri sviluppi e a presto
Giandomenico, appena letta ed ancora entusiasta della recensione! Spero avrai apprezzato le mie cose. Arriverà altro