Una proposta d'ascolto che si espande, raccontando frammenti di vissuto nel contesto urbano della grande città: la primavera porta in dote un'interessante pubblicazione per Giordano Di Fiore
Urgenza espressiva che, in piena primavera, trova spazio e tempo per fiorire: si potrebbe sintetizzare così la pubblicazione di "Milano è un cannibale", disco firmato da Giordano Di Fiore (nomen omen) in forma indipendente.
Quindici tracce, un corpus robusto che rimpolpa la tracklist dal perimetro creativo ben definito, con il lo-fi a fare da minimo comun denominatore a energie d'autore, profondità, introspezione dei testi e approccio analogico ai suoni. Attraversando le stanze di questa proposta d'ascolto, le composizioni restituiscono integralmente quegli intenti dell'artista meneghino, che tratteggia le principali caratteristiche del suo luogo di nascita attraverso ricordi e frammenti di vissuto buoni a sviluppare empatia col fruitore.
Senza filtri o cosmesi da post-produzione, i brani danno l'impressione di emergere da provini o bozze che nel corso degli anni sono maturate, fino a raggiungere una release che diventa inevitabile, quando quello che hai dentro sente la necessità di concretizzarsi e rendersi condiviso.
Esaurita questa forma d'emergenza, sarà interessante vedere che direzione prenderà il percorso di Giordano Di Fiore; c'è sicuramente competenza e voglia di mettersi in gioco, nutrendo lo spirito e la mente lontano da quello che è il lavoro e la routine del quotidiano.
Staremo a vedere, seguendo con attenzione gli sviluppi in cantiere.
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La recensione Milano è un cannibale di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-14 00:00:00
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