Malessere baudleriano e synth anni '80 per un pezzo rap introspettivamente notturno
Maledetta Nostalgia è il titolo del nuovo singolo di Wanoz, nom de plume dietro cui si cela Marcello Marini, rapper milanese classe '97. Prodotto e distribuito in completa autonomia, l'ultimo singolo dell'artista lombardo si muove per tre minuti scarsi all'interno di atmosfere malinconicamente notturne, connotate da un'anima retrò che ammicca agli anni '80.
In questo suo ultimo brano Wanoz sfodera infatti barre e incastri di pregevole fattura spalmate su una strumentale malinconica e vespertina che grazie al suo mix di sintetizzatori lunari e beat 808 secchi e pulsanti, trova il proprio spazio ideale in un paesaggio sonoro sospeso tra la synthwave e l’hip hop.
Panorami urban e retrofuturistici, su cui il musicista milanese srotola strofe e rime nelle quali racconta la propria difficoltà nel dare una forma e un contorno ben preciso al senso di tristezza che lo assale. Uno spleen giovanile veicolato da un profondo senso di disorientamento, da notti insonni e dalla grande delusione provata verso persone che, dietro il velo di un'amichevole (ma posticcia) empatia, nascondono il cronico istinto di tradire la fiducia altrui.
Questa notte insonne passa lenta
Sono già le 4:07
La mattina sono sveglio, con la voglia di cambiare
Bevuto stronzate perché avevo sete
Certa gente l'ho lasciata andare
Canta Wanoz nel suo ultimo singolo. Nonostante a tratti si adagi un po' troppo nel cliché del "rapper tormentato", Maledetta Nostalgia resta comunque un ascolto tutto sommato piacevole, valorizzato da un livello di produzione che, pur nella sua natura homemade, risulta davvero ben curata.
Un pezzo in grado di suscitare un discreto interesse per ciò che Wanoz potrebbe proporre nei suoi prossimi lavori, siano essi singoli o progetti più ampi, alimentando la curiosità verso le future tappe del proprio percorso musicale.
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La recensione Maledetta Nostalgia di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-30 22:21:21
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