Se il mondo è distorto, il post punk lo raddrizzerà
La distorsione è potente. È la distorsione della musica, certo, ma anche della società, della realtà, della visione del mondo. Almeno in parte forse è una distorsione generazionale. In un certo senso, insomma, è la domanda "Che ci facciamo qui?" (Sei la mia società).
Il progetto Slebo mette tutto questo - nero su bianco - nei testi, anche con parole crude, lo incide nelle cinque tracce del disco, lo canta forte. Le composizioni creano un universo inedito, distopico, in cui il suono riempie ogni respiro, occupa ogni angolo e assedia il pensiero per stimolarlo (Nel respiro).
La vera anima di questo tempo è la fragilità, magari spesso nascosta con maschere virtuali, ma sempre pronta a esplodere in picchi di vulnerabilità personale e interiore (Fragile). Il desiderio fa impennare il volume elettronico dei cuori, amplificato da un controcanto tagliente e incalzante (Mi vuoi).
Con Power Fantasia II, il "lato B" dell’EP, il post punk del gruppo umbro cerca una nuova via che fa tappa agli incroci con il cantautorato e il grunge, sfiorando una discoteca techno, in un cosmo orgogliosamente sperimentale e alternativo. Le sonorità cupe incoraggiano l'introspezione dei versi e avvolgono l'ascoltatore.
Daniele Giacchetti - "voce, synth, pedaletti con le mani" -, ha all'attivo studi al liceo musicale Angeloni di Terni e al Conservatorio Morlacchi di Perugia nel dipartimento di Musica Elettronica, i cui banchi hanno visto passare anche Alessandro Angiolini (chitarra, modulari, loop, voce), laureato in chitarra elettrica al Conservatorio di Parma.
Insieme a Cristian Santori (batteria, percussioni, voci narranti) e al fonico Samuele De Santis, la band continua la sua rara ricerca artistica. Il prossimo atteso passo è il concerto del 25 aprile al Covo Club di Bologna.
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La recensione POWER FANTASIA II di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2025-04-14 23:14:50
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